Y. Renard (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier) , P. Ortega-Deballon (Professeur des Universités, chirurgien des Hôpitaux)
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La strategia chirurgica deve tenere conto delle caratteristiche dell’eventrazione e del paziente e adattarsi alla situazione precisa. L’attuale standard di trattamento è la riparazione anatomica con rinforzo della riparazione attraverso del materiale protesico. Infatti, le tecniche di riparazione senza protesi (rafia) sono gravate da un rischio inaccettabile di recidiva. Esistono diversi tipi di rinforzi che possono adattarsi a diverse situazioni. Il rinforzo parietale può essere collocato in diverse posizioni, considerando attualmente come riferimento la posizione extraperitoneale (retromuscolare o preperitoneale). Se non è possibile mettere la protesi in posizione extraperitoneale, la posizione intraperitoneale è l’alternativa da considerare. 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Generalità sulle ernie incisionali (eventrazioni) della linea mediana
L’incidenza delle eventrazioni dopo laparotomia mediana è elevata. Si tratta dunque di una patologia con la quale il chirurgo si confronta frequentemente. La naturale evoluzione verso l’aumento delle dimensioni e l’insorgenza dei sintomi, oltre al rischio di complicanze (soprattutto ostruzione da strozzamento), fanno sì che spesso venga posta l’indicazione all’intervento chirurgico. La diagnostica per immagini (TC) può essere utile per caratterizzare i difetti e determinare la strategia terapeutica. Il trattamento chirurgico delle eventrazioni della parete addominale mira a ricostituire una parete anatomica e funzionale. La strategia chirurgica deve tenere conto delle caratteristiche dell’eventrazione e del paziente e adattarsi alla situazione precisa. L’attuale standard di trattamento è la riparazione anatomica con rinforzo della riparazione attraverso del materiale protesico. Infatti, le tecniche di riparazione senza protesi (rafia) sono gravate da un rischio inaccettabile di recidiva. Esistono diversi tipi di rinforzi che possono adattarsi a diverse situazioni. Il rinforzo parietale può essere collocato in diverse posizioni, considerando attualmente come riferimento la posizione extraperitoneale (retromuscolare o preperitoneale). Se non è possibile mettere la protesi in posizione extraperitoneale, la posizione intraperitoneale è l’alternativa da considerare. Le riparazioni parietali hanno molte varianti e vie d’accesso (aperte o minimamente invasive) senza dati scientifici che consentano di ritenerne una come ideale.