{"title":"血栓切除和溶栓治疗回肠静脉血栓形成的策略","authors":"Y. Alimi, O. Hartung","doi":"10.1016/S1283-0801(20)43790-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le trombosi venose femorale comune e iliaca (TVFCI) sono responsabili delle sindromi post-trombotiche più gravi, nonostante un trattamento anticoagulante iniziale ben condotto. La persistenza totale o parziale di un trombo venoso esteso porta a un lungo deterioramento secondario della parete e delle valvole venose profonde o, addirittura, superficiali, che può essere responsabile di una sindrome ostruttiva e/o di reflusso. In circa un terzo dei casi, si sviluppa, a lungo termine, un’insufficienza venosa profonda postflebitica, con un’ipertensione venosa ambulatoria che genera un quadro di claudicatio venosa, di edema cronico e di disturbi trofici, che possono portare a ulcere venose croniche. Solo la rimozione precoce del trombo previene queste lesioni venose parietali e valvolari e può essere eseguita mediante trombectomia chirurgica o trombolisi in situ o farmacomeccanica, le cui diverse tecniche sono esposte qui, così come i loro risultati. Finora, le raccomandazioni per il trattamento interventistico delle TVFCI erano basate su studi di grado 2C, ma l’attuale sviluppo della trombectomia farmacomeccanica è stato oggetto di uno studio prospettico Acute Venous Thrombosis: Thrombus Removal with Adjunctive Catheter-Directed Thrombolysis (ATTRACT), che rivendica i suoi benefici rispetto alle cure mediche.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"25 2","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Strategie nel trattamento delle trombosi venose ileofemorali mediante trombectomia e trombolisi\",\"authors\":\"Y. Alimi, O. Hartung\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0801(20)43790-2\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>Le trombosi venose femorale comune e iliaca (TVFCI) sono responsabili delle sindromi post-trombotiche più gravi, nonostante un trattamento anticoagulante iniziale ben condotto. La persistenza totale o parziale di un trombo venoso esteso porta a un lungo deterioramento secondario della parete e delle valvole venose profonde o, addirittura, superficiali, che può essere responsabile di una sindrome ostruttiva e/o di reflusso. In circa un terzo dei casi, si sviluppa, a lungo termine, un’insufficienza venosa profonda postflebitica, con un’ipertensione venosa ambulatoria che genera un quadro di claudicatio venosa, di edema cronico e di disturbi trofici, che possono portare a ulcere venose croniche. Solo la rimozione precoce del trombo previene queste lesioni venose parietali e valvolari e può essere eseguita mediante trombectomia chirurgica o trombolisi in situ o farmacomeccanica, le cui diverse tecniche sono esposte qui, così come i loro risultati. Finora, le raccomandazioni per il trattamento interventistico delle TVFCI erano basate su studi di grado 2C, ma l’attuale sviluppo della trombectomia farmacomeccanica è stato oggetto di uno studio prospettico Acute Venous Thrombosis: Thrombus Removal with Adjunctive Catheter-Directed Thrombolysis (ATTRACT), che rivendica i suoi benefici rispetto alle cure mediche.</p></div>\",\"PeriodicalId\":100458,\"journal\":{\"name\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"volume\":\"25 2\",\"pages\":\"Pages 1-9\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2020-06-01\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080120437902\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283080120437902","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Strategie nel trattamento delle trombosi venose ileofemorali mediante trombectomia e trombolisi
Le trombosi venose femorale comune e iliaca (TVFCI) sono responsabili delle sindromi post-trombotiche più gravi, nonostante un trattamento anticoagulante iniziale ben condotto. La persistenza totale o parziale di un trombo venoso esteso porta a un lungo deterioramento secondario della parete e delle valvole venose profonde o, addirittura, superficiali, che può essere responsabile di una sindrome ostruttiva e/o di reflusso. In circa un terzo dei casi, si sviluppa, a lungo termine, un’insufficienza venosa profonda postflebitica, con un’ipertensione venosa ambulatoria che genera un quadro di claudicatio venosa, di edema cronico e di disturbi trofici, che possono portare a ulcere venose croniche. Solo la rimozione precoce del trombo previene queste lesioni venose parietali e valvolari e può essere eseguita mediante trombectomia chirurgica o trombolisi in situ o farmacomeccanica, le cui diverse tecniche sono esposte qui, così come i loro risultati. Finora, le raccomandazioni per il trattamento interventistico delle TVFCI erano basate su studi di grado 2C, ma l’attuale sviluppo della trombectomia farmacomeccanica è stato oggetto di uno studio prospettico Acute Venous Thrombosis: Thrombus Removal with Adjunctive Catheter-Directed Thrombolysis (ATTRACT), che rivendica i suoi benefici rispetto alle cure mediche.