F. Cochennec (Professeur des Universités, praticien hospitalier), J. Touma (Chef de clinique-assistant), J. Sénémaud (Chef de clinique-assistant), P. Desgranges (Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service)
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In caso di coinvolgimento bilaterale o di lesione occlusiva dell’arteria ipogastrica controlaterale, si raccomanda la conservazione di almeno una delle arterie ipogastriche. Attualmente, gli stent ramificati sono la tecnica endovascolare di scelta per preservare l’ipogastrica. In caso di controindicazione anatomica in pazienti fragili esclusi per una chirurgia aortoiliaca aperta tradizionale, sono state proposte altre tecniche ibride o puramente endovascolari conservative : chirurgia ibrida con bypass ipogastrici, tecnica sandwich e conservazione di un flusso retrogrado mediante un bypass crociato e uno stent coperto posizionato a cavallo dell’iliaca esterna e nell’ipogastrica, tecnica detta <em>bell bottom</em>. Le rivascolarizzazioni ipogastriche bilaterali sono preferibili in caso di intervento chirurgico toracico o toracoaddominale pianificato o già eseguito, con l’obiettivo di ridurre il rischio di ischemia spinale. 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Trattamento endovascolare degli aneurismi estesi alla biforcazione iliaca
In presenza di un aneurisma aortoiliaco che si estende ad almeno una biforcazione iliaca, si devono discutere diverse tecniche, se si sceglie un trattamento endovascolare. Se il coinvolgimento aneurismatico è unilaterale, viene più frequentemente proposta un’embolizzazione ipogastrica associata al dispiegamento di uno stipite iliaco nell’iliaca esterna. L’embolizzazione ipogastrica prossimale aiuta a limitare i rischi di complicanze ischemiche pelviche, in particolare la claudicatio glutea. In caso di coinvolgimento bilaterale o di lesione occlusiva dell’arteria ipogastrica controlaterale, si raccomanda la conservazione di almeno una delle arterie ipogastriche. Attualmente, gli stent ramificati sono la tecnica endovascolare di scelta per preservare l’ipogastrica. In caso di controindicazione anatomica in pazienti fragili esclusi per una chirurgia aortoiliaca aperta tradizionale, sono state proposte altre tecniche ibride o puramente endovascolari conservative : chirurgia ibrida con bypass ipogastrici, tecnica sandwich e conservazione di un flusso retrogrado mediante un bypass crociato e uno stent coperto posizionato a cavallo dell’iliaca esterna e nell’ipogastrica, tecnica detta bell bottom. Le rivascolarizzazioni ipogastriche bilaterali sono preferibili in caso di intervento chirurgico toracico o toracoaddominale pianificato o già eseguito, con l’obiettivo di ridurre il rischio di ischemia spinale. Considerando che l’incidenza della claudicatio glutea dopo embolizzazione ipogastrica è stata giudicata sottovalutata da alcuni, la conservazione bilaterale delle ipogastriche può essere considerata anche nei pazienti attivi.