B. Henry (Praticien hospitalier), C. Garin (Praticien hospitalier), K. Abelin-Genevois (Praticien hospitalier), D. Fort, V. Cunin (Praticien hospitalier)
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L'avvio di un trattamento ortopedico deve perciò basarsi non solo sul valore numerico di cifosi ma su un insieme di fattori tra cui la sua eziologia, la sua localizzazione, il suo valore, la sua integrazione nell'equilibrio sagittale complessivo del paziente, la sua rigidità o dolore, ecc. Gli obiettivi di questo trattamento sono rallentare o arrestare la progressione della deformità, o, in alcuni casi (morbo di Scheuerman, cifosi post-traumatica), riavviare la crescita anteriore dei corpi vertebrali per ottenere un rimodellamento osseo, alleviare eventuali dolori e riequilibrare il tronco. È quindi meglio introdurlo in un bambino con almeno 1 anno di crescita residua. L'obiettivo del trattamento ortopedico della cifosi di origine malformativa è diverso perché mira a stabilizzare la deformità in attesa di un eventuale intervento chirurgico. In ogni caso non bisogna trascurare la presa in carico riabilitativa che è parte integrante di questo trattamento. Ciò può essere associato all'uso di corsetti e talvolta alla realizzazione di busti gessati. Il trattamento ortopedico dell'ipercifosi è un percorso impegnativo ed è essenziale il monitoraggio regolare dell'efficacia, della tolleranza e dell'insorgenza di possibili complicanze (cutanee, gastrointestinali o neurologiche)</em>.</div></div>","PeriodicalId":100454,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia Ortopedica","volume":"19 2","pages":"Pages 1-18"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Trattamento ortopedico dell'ipercifosi nel periodo della crescita\",\"authors\":\"B. Henry (Praticien hospitalier), C. Garin (Praticien hospitalier), K. Abelin-Genevois (Praticien hospitalier), D. Fort, V. 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Trattamento ortopedico dell'ipercifosi nel periodo della crescita
La sfida nel trattamento di una ipercifosi durante la crescita è portare il bambino o l'adolescente all'età adulta con un equilibrio sagittale soddisfacente. Fondamentale è prima di tutto l'analisi dell'equilibrio sagittale iniziale del paziente, in particolare la misurazione dell'incidenza pelvica, perché ciò permette di fornire indicazioni sul tipo di profilo e sul valore teorico della cifosi che dovrebbe avere un dato bambino alla fine della crescita. L'avvio di un trattamento ortopedico deve perciò basarsi non solo sul valore numerico di cifosi ma su un insieme di fattori tra cui la sua eziologia, la sua localizzazione, il suo valore, la sua integrazione nell'equilibrio sagittale complessivo del paziente, la sua rigidità o dolore, ecc. Gli obiettivi di questo trattamento sono rallentare o arrestare la progressione della deformità, o, in alcuni casi (morbo di Scheuerman, cifosi post-traumatica), riavviare la crescita anteriore dei corpi vertebrali per ottenere un rimodellamento osseo, alleviare eventuali dolori e riequilibrare il tronco. È quindi meglio introdurlo in un bambino con almeno 1 anno di crescita residua. L'obiettivo del trattamento ortopedico della cifosi di origine malformativa è diverso perché mira a stabilizzare la deformità in attesa di un eventuale intervento chirurgico. In ogni caso non bisogna trascurare la presa in carico riabilitativa che è parte integrante di questo trattamento. Ciò può essere associato all'uso di corsetti e talvolta alla realizzazione di busti gessati. Il trattamento ortopedico dell'ipercifosi è un percorso impegnativo ed è essenziale il monitoraggio regolare dell'efficacia, della tolleranza e dell'insorgenza di possibili complicanze (cutanee, gastrointestinali o neurologiche).