J. Vay-Demouy, G. Fenech, B. Kantor, A. Cinaud, J. Blacher
{"title":"高血压的饮食处方","authors":"J. Vay-Demouy, G. Fenech, B. Kantor, A. Cinaud, J. Blacher","doi":"10.1016/S1634-7358(24)49632-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>L’ipertensione arteriosa è la prima malattia cronica in Francia, con circa 17 milioni di adulti ipertesi. I suoi due assi di trattamento sono le raccomandazioni igienicodietetiche e i trattamenti farmacologici. Le raccomandazioni igienicodietetiche costituiscono il trattamento di prima intenzione in caso di ipertensione arteriosa leggera e restano complementari al trattamento farmacologico se si rivela necessario introdurne uno. I dati della letteratura concordano sul loro significativo impatto sul livello pressorio. La moderazione del consumo di sale, l’aumento degli apporti potassici, la dieta DASH (<em>dietary approaches to stop hypertension</em>), la moderazione del consumo di alcol, la pratica di un’attività fisica regolare e la perdita di peso in caso di sovraccarico sono gli interventi che hanno il migliore impatto sul rischio cardiovascolare e metabolico. Al di là dell’ipertensione arteriosa, le raccomandazioni igienicodietetiche permettono anche di ridurre il rischio cardiovascolare globale. Sembra quindi indispensabile incoraggiare i pazienti ad adottare questi comportamenti di salute. In pratica, l’implementazione di misure igienicodietetiche richiede un tempo di educazione terapeutica alla diagnosi, poi un follow-up ravvicinato per rinforzare l’aderenza dei pazienti a questi nuovi comportamenti. Si può anche ipotizzare una gestione pluridisciplinare per ottimizzare il sostegno a questi pazienti in questo aspetto fondamentale della gestione.</div></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"26 4","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-11-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Prescrizione dietetica nell’ipertensione arteriosa\",\"authors\":\"J. Vay-Demouy, G. Fenech, B. Kantor, A. Cinaud, J. Blacher\",\"doi\":\"10.1016/S1634-7358(24)49632-0\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><div>L’ipertensione arteriosa è la prima malattia cronica in Francia, con circa 17 milioni di adulti ipertesi. I suoi due assi di trattamento sono le raccomandazioni igienicodietetiche e i trattamenti farmacologici. Le raccomandazioni igienicodietetiche costituiscono il trattamento di prima intenzione in caso di ipertensione arteriosa leggera e restano complementari al trattamento farmacologico se si rivela necessario introdurne uno. I dati della letteratura concordano sul loro significativo impatto sul livello pressorio. La moderazione del consumo di sale, l’aumento degli apporti potassici, la dieta DASH (<em>dietary approaches to stop hypertension</em>), la moderazione del consumo di alcol, la pratica di un’attività fisica regolare e la perdita di peso in caso di sovraccarico sono gli interventi che hanno il migliore impatto sul rischio cardiovascolare e metabolico. Al di là dell’ipertensione arteriosa, le raccomandazioni igienicodietetiche permettono anche di ridurre il rischio cardiovascolare globale. Sembra quindi indispensabile incoraggiare i pazienti ad adottare questi comportamenti di salute. In pratica, l’implementazione di misure igienicodietetiche richiede un tempo di educazione terapeutica alla diagnosi, poi un follow-up ravvicinato per rinforzare l’aderenza dei pazienti a questi nuovi comportamenti. Si può anche ipotizzare una gestione pluridisciplinare per ottimizzare il sostegno a questi pazienti in questo aspetto fondamentale della gestione.</div></div>\",\"PeriodicalId\":100408,\"journal\":{\"name\":\"EMC - AKOS - Trattato di Medicina\",\"volume\":\"26 4\",\"pages\":\"Pages 1-9\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2024-11-25\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - AKOS - Trattato di Medicina\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735824496320\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735824496320","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
L’ipertensione arteriosa è la prima malattia cronica in Francia, con circa 17 milioni di adulti ipertesi. I suoi due assi di trattamento sono le raccomandazioni igienicodietetiche e i trattamenti farmacologici. Le raccomandazioni igienicodietetiche costituiscono il trattamento di prima intenzione in caso di ipertensione arteriosa leggera e restano complementari al trattamento farmacologico se si rivela necessario introdurne uno. I dati della letteratura concordano sul loro significativo impatto sul livello pressorio. La moderazione del consumo di sale, l’aumento degli apporti potassici, la dieta DASH (dietary approaches to stop hypertension), la moderazione del consumo di alcol, la pratica di un’attività fisica regolare e la perdita di peso in caso di sovraccarico sono gli interventi che hanno il migliore impatto sul rischio cardiovascolare e metabolico. Al di là dell’ipertensione arteriosa, le raccomandazioni igienicodietetiche permettono anche di ridurre il rischio cardiovascolare globale. Sembra quindi indispensabile incoraggiare i pazienti ad adottare questi comportamenti di salute. In pratica, l’implementazione di misure igienicodietetiche richiede un tempo di educazione terapeutica alla diagnosi, poi un follow-up ravvicinato per rinforzare l’aderenza dei pazienti a questi nuovi comportamenti. Si può anche ipotizzare una gestione pluridisciplinare per ottimizzare il sostegno a questi pazienti in questo aspetto fondamentale della gestione.