{"title":"急性肝衰竭","authors":"M. Lamamri , E. Weiss","doi":"10.1016/S1283-0771(24)49599-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>L’insufficienza epatica acuta (IEA) si definisce come un episodio acuto di disfunzione epatica sotto l’effetto di agenti tossici o infettivi che si verifica in assenza di un’epatopatia sottostante. Si tratta di una patologia rara ma che mette a rischio la prognosi vitale. Per gestire in modo precoce e ottimale i pazienti che soffrono di insufficienza epatica acuta, è necessaria una conoscenza specifica delle sue eziologie, della sua fisiopatologia e delle sue conseguenze. In Francia, le eziologie dell’insufficienza epatica acuta sono dominate dalle cause tossiche, in particolare il paracetamolo. Le eziologie virali, mentre occupano il primo posto nei paesi in via di sviluppo, sono relegate in terza posizione, dopo le cause sconosciute. La prognosi spontanea dell’insufficienza epatica acuta è grave. Varia tuttavia secondo la causa di questa patologia. L’insufficienza epatica acuta genera una sindrome infiammatoria sistemica intensa e insufficienze multiorgano che colpiscono, fra gli altri, i reni, i polmoni, il sistema cardiovascolare e il cervello. Queste insufficienze sono ampiamente responsabili della prognosi. La comparsa di un edema cerebrale con un’ipertensione intracranica può essere in primo piano e portare al decesso per ernia cerebrale. In questo contesto, la sua ricerca meticolosa deve essere regolare e sistematica. Il trapianto di fegato in urgenza ha trasformato la prognosi di questa patologia. La sopravvivenza a 1 anno dopo un trapianto per insufficienza epatica acuta è attualmente superiore al 70%. Dopo aver stabilito una diagnosi positiva, la gestione dell’IEA richiederà di documentare rapidamente la causa dell’insufficienza epatica, per somministrare un eventuale trattamento specifico e determinare la prognosi spontanea. Le insufficienze d’organo sono gestite secondo le raccomandazioni abituali di rianimazione e neurorianimazione. Il ricorso al trapianto di fegato è guidato dall’utilizzo di punteggi prognostici specifici e richiede una consulenza specialistica presso centri esperti dotati di un’unità di trapianto epatico.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"29 4","pages":"Pages 1-14"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-10-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Insufficienza epatica acuta\",\"authors\":\"M. Lamamri , E. Weiss\",\"doi\":\"10.1016/S1283-0771(24)49599-6\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><div>L’insufficienza epatica acuta (IEA) si definisce come un episodio acuto di disfunzione epatica sotto l’effetto di agenti tossici o infettivi che si verifica in assenza di un’epatopatia sottostante. 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L’insufficienza epatica acuta (IEA) si definisce come un episodio acuto di disfunzione epatica sotto l’effetto di agenti tossici o infettivi che si verifica in assenza di un’epatopatia sottostante. Si tratta di una patologia rara ma che mette a rischio la prognosi vitale. Per gestire in modo precoce e ottimale i pazienti che soffrono di insufficienza epatica acuta, è necessaria una conoscenza specifica delle sue eziologie, della sua fisiopatologia e delle sue conseguenze. In Francia, le eziologie dell’insufficienza epatica acuta sono dominate dalle cause tossiche, in particolare il paracetamolo. Le eziologie virali, mentre occupano il primo posto nei paesi in via di sviluppo, sono relegate in terza posizione, dopo le cause sconosciute. La prognosi spontanea dell’insufficienza epatica acuta è grave. Varia tuttavia secondo la causa di questa patologia. L’insufficienza epatica acuta genera una sindrome infiammatoria sistemica intensa e insufficienze multiorgano che colpiscono, fra gli altri, i reni, i polmoni, il sistema cardiovascolare e il cervello. Queste insufficienze sono ampiamente responsabili della prognosi. La comparsa di un edema cerebrale con un’ipertensione intracranica può essere in primo piano e portare al decesso per ernia cerebrale. In questo contesto, la sua ricerca meticolosa deve essere regolare e sistematica. Il trapianto di fegato in urgenza ha trasformato la prognosi di questa patologia. La sopravvivenza a 1 anno dopo un trapianto per insufficienza epatica acuta è attualmente superiore al 70%. Dopo aver stabilito una diagnosi positiva, la gestione dell’IEA richiederà di documentare rapidamente la causa dell’insufficienza epatica, per somministrare un eventuale trattamento specifico e determinare la prognosi spontanea. Le insufficienze d’organo sono gestite secondo le raccomandazioni abituali di rianimazione e neurorianimazione. Il ricorso al trapianto di fegato è guidato dall’utilizzo di punteggi prognostici specifici e richiede una consulenza specialistica presso centri esperti dotati di un’unità di trapianto epatico.