A. Saraux, G. Carvajal Alegria, V. Devauchelle-Pensec
{"title":"根状假多关节炎和巨细胞动脉炎","authors":"A. Saraux, G. Carvajal Alegria, V. Devauchelle-Pensec","doi":"10.1016/S1634-7358(24)49442-4","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La pseudopoliartrite rizomelica (PPR) e l’arterite a cellule giganti (ACG) possono essere isolate o associate, per cui qualsiasi sintomatologia di poliartropatia rizomelica deve indurre a ricercare clinicamente un’arterite a cellule giganti, che è più grave. Esse colpiscono solo soggetti di età superiore ai 50 anni. La PPR si manifesta con dolori infiammatori a livello dei cingoli, mentre l’ACG può presentarsi come una patologia arteritica cranica, soprattutto con cefalee, o extracranica (lesione dell’aorta o dei suoi rami). In entrambi i casi si nota una sindrome infiammatoria (innalzamento della proteina C reattiva). Fino agli ultimi anni erano principalmente l’esclusione delle diagnosi differenziali (che vanno ricercate sistematicamente), la sensibilità ai corticosteroidi nella pseudopoliartrite rizomelica e la biopsia dell’arteria temporale nell’arterite a cellule giganti che permettevano di affermare la diagnosi, ma oggi esami complementari (ecografia delle spalle e delle anche nella pseudopoliartrite rizomelica, l’ecografia delle arterie temporali o la tomografia a emissione di positroni nell’arterite a cellule giganti) contribuiscono alla diagnosi di certezza. Il trattamento di entrambe le malattie si basa sulla terapia corticosteroidea, sapendo che molti pazienti ne ricevono più del necessario e che le complicanze che ne derivano (osteoporosi, diabete, ipertensione, ecc.) non sono sufficientemente prevenute. In caso di corticodipendenza, si possono proporre prodotti risparmiatori di corticosteroidi, come il metotrexate o il tocilizumab (anti-IL6).</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"26 3","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-08-29","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Pseudopoliartrite rizomelica e arterite a cellule giganti\",\"authors\":\"A. Saraux, G. Carvajal Alegria, V. Devauchelle-Pensec\",\"doi\":\"10.1016/S1634-7358(24)49442-4\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>La pseudopoliartrite rizomelica (PPR) e l’arterite a cellule giganti (ACG) possono essere isolate o associate, per cui qualsiasi sintomatologia di poliartropatia rizomelica deve indurre a ricercare clinicamente un’arterite a cellule giganti, che è più grave. Esse colpiscono solo soggetti di età superiore ai 50 anni. La PPR si manifesta con dolori infiammatori a livello dei cingoli, mentre l’ACG può presentarsi come una patologia arteritica cranica, soprattutto con cefalee, o extracranica (lesione dell’aorta o dei suoi rami). In entrambi i casi si nota una sindrome infiammatoria (innalzamento della proteina C reattiva). Fino agli ultimi anni erano principalmente l’esclusione delle diagnosi differenziali (che vanno ricercate sistematicamente), la sensibilità ai corticosteroidi nella pseudopoliartrite rizomelica e la biopsia dell’arteria temporale nell’arterite a cellule giganti che permettevano di affermare la diagnosi, ma oggi esami complementari (ecografia delle spalle e delle anche nella pseudopoliartrite rizomelica, l’ecografia delle arterie temporali o la tomografia a emissione di positroni nell’arterite a cellule giganti) contribuiscono alla diagnosi di certezza. Il trattamento di entrambe le malattie si basa sulla terapia corticosteroidea, sapendo che molti pazienti ne ricevono più del necessario e che le complicanze che ne derivano (osteoporosi, diabete, ipertensione, ecc.) non sono sufficientemente prevenute. In caso di corticodipendenza, si possono proporre prodotti risparmiatori di corticosteroidi, come il metotrexate o il tocilizumab (anti-IL6).</p></div>\",\"PeriodicalId\":100408,\"journal\":{\"name\":\"EMC - AKOS - Trattato di Medicina\",\"volume\":\"26 3\",\"pages\":\"Pages 1-7\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2024-08-29\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - AKOS - Trattato di Medicina\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735824494424\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735824494424","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Pseudopoliartrite rizomelica e arterite a cellule giganti
La pseudopoliartrite rizomelica (PPR) e l’arterite a cellule giganti (ACG) possono essere isolate o associate, per cui qualsiasi sintomatologia di poliartropatia rizomelica deve indurre a ricercare clinicamente un’arterite a cellule giganti, che è più grave. Esse colpiscono solo soggetti di età superiore ai 50 anni. La PPR si manifesta con dolori infiammatori a livello dei cingoli, mentre l’ACG può presentarsi come una patologia arteritica cranica, soprattutto con cefalee, o extracranica (lesione dell’aorta o dei suoi rami). In entrambi i casi si nota una sindrome infiammatoria (innalzamento della proteina C reattiva). Fino agli ultimi anni erano principalmente l’esclusione delle diagnosi differenziali (che vanno ricercate sistematicamente), la sensibilità ai corticosteroidi nella pseudopoliartrite rizomelica e la biopsia dell’arteria temporale nell’arterite a cellule giganti che permettevano di affermare la diagnosi, ma oggi esami complementari (ecografia delle spalle e delle anche nella pseudopoliartrite rizomelica, l’ecografia delle arterie temporali o la tomografia a emissione di positroni nell’arterite a cellule giganti) contribuiscono alla diagnosi di certezza. Il trattamento di entrambe le malattie si basa sulla terapia corticosteroidea, sapendo che molti pazienti ne ricevono più del necessario e che le complicanze che ne derivano (osteoporosi, diabete, ipertensione, ecc.) non sono sufficientemente prevenute. In caso di corticodipendenza, si possono proporre prodotti risparmiatori di corticosteroidi, come il metotrexate o il tocilizumab (anti-IL6).