{"title":"对脊柱关节炎患者进行再教育","authors":"T. Davergne , G. Marnas , A. Baillet","doi":"10.1016/S1283-078X(24)49384-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La spondiloartrite è una malattia infiammatoria cronica invalidante che richiede un trattamento farmacologico e rieducativo. La rieducazione permette di migliorare le capacità funzionali e la qualità della vita. Permette di agire su parametri non affrontati dai farmaci, come il rischio di anchilosi, i cambiamenti di comportamento o gli atteggiamenti di evitamento. Gli esercizi terapeutici e l’educazione del paziente costituiscono i pilastri centrali dell’approccio rieducativo. Gli esercizi traggono vantaggio dall’essere eseguiti quotidianamente e comprendono esercizi aerobici, di rinforzo muscolare, di stretching e di allenamento neuromotorio. Anche l’educazione alla malattia è ampiamente consigliata per rendere il soggetto attore della propria malattia e autonomo nella sua gestione quotidiana e per guidare eventuali cambiamenti nei comportamenti come l’attività fisica, il consumo di tabacco, lo stress e il sonno. Il lavoro posturale può essere associato agli esercizi terapeutici. Altri metodi di rieducazione sono oggi dibattuti, come le terapie passive, compresa la terapia manuale, le terapie mediante l’elettricità, la luce e gli ultrasuoni e l’uso della balneoterapia. Altri trattamenti non sono più raccomandati, come la terapia con il calore o la massoterapia. Infine, la recente evoluzione del percorso assistenziale in formato ibrido, che comprende appuntamenti in presenza e sedute a distanza, accompagnati da una rieducazione autonoma tramite strumenti tecnologici, offre una maggiore libertà di cura per i pazienti senza aumentare il carico di lavoro dei professionisti sanitari.</p></div>","PeriodicalId":100432,"journal":{"name":"EMC - Medicina Riabilitativa","volume":"31 3","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-08-22","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Rieducazione dei pazienti affetti da spondiloartrite\",\"authors\":\"T. Davergne , G. Marnas , A. Baillet\",\"doi\":\"10.1016/S1283-078X(24)49384-X\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>La spondiloartrite è una malattia infiammatoria cronica invalidante che richiede un trattamento farmacologico e rieducativo. 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Rieducazione dei pazienti affetti da spondiloartrite
La spondiloartrite è una malattia infiammatoria cronica invalidante che richiede un trattamento farmacologico e rieducativo. La rieducazione permette di migliorare le capacità funzionali e la qualità della vita. Permette di agire su parametri non affrontati dai farmaci, come il rischio di anchilosi, i cambiamenti di comportamento o gli atteggiamenti di evitamento. Gli esercizi terapeutici e l’educazione del paziente costituiscono i pilastri centrali dell’approccio rieducativo. Gli esercizi traggono vantaggio dall’essere eseguiti quotidianamente e comprendono esercizi aerobici, di rinforzo muscolare, di stretching e di allenamento neuromotorio. Anche l’educazione alla malattia è ampiamente consigliata per rendere il soggetto attore della propria malattia e autonomo nella sua gestione quotidiana e per guidare eventuali cambiamenti nei comportamenti come l’attività fisica, il consumo di tabacco, lo stress e il sonno. Il lavoro posturale può essere associato agli esercizi terapeutici. Altri metodi di rieducazione sono oggi dibattuti, come le terapie passive, compresa la terapia manuale, le terapie mediante l’elettricità, la luce e gli ultrasuoni e l’uso della balneoterapia. Altri trattamenti non sono più raccomandati, come la terapia con il calore o la massoterapia. Infine, la recente evoluzione del percorso assistenziale in formato ibrido, che comprende appuntamenti in presenza e sedute a distanza, accompagnati da una rieducazione autonoma tramite strumenti tecnologici, offre una maggiore libertà di cura per i pazienti senza aumentare il carico di lavoro dei professionisti sanitari.