存在模式的谱系:Rahel Varnhagen、Hannah Arendt 和 Lea Ritter Santini 笔下的 Schlemihl 形象

ACME Pub Date : 2024-05-03 DOI:10.54103/2282-0035/23082
Chiara Maciocci
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摘要

本论文旨在揭示施莱米尔这一犹太形象,因为在拉赫尔-范哈根、汉娜-阿伦特和莱雅-里特-桑蒂尼的论述中,施莱米尔承担了识别工具和存在图式的文学外功能。正是在这三位知识分子--他们都以自己的方式属于德国文化--的话语和生活的三角组合中,施莱米尔的形象作为一种命运的隐喻,展现了其遗传的力量,从其在 19 世纪早期柏林沙龙社会中因阿德尔贝特-冯-夏米索而以文学形式出现的那一刻起,那些不得不在背井离乡和原始排斥的基础上开创自己生活的人就认识到了自己的命运。拉赫尔-瓦尔哈根(Rahel Varnhagen)、汉娜-阿伦特(Hannah Arendt)和莱亚-里特-桑蒂尼(Lea Ritter Santini)的《施莱米赫尔》(Schlemihl)可以被理解为一个名副其实的谱系,它以书信、散文和诗歌的形式,在多棱镜话语的框架内,恢复了对背井离乡的多方面经历和行动的常识。
本文章由计算机程序翻译,如有差异,请以英文原文为准。
Genealogia di uno schema esistenziale: la figura dello Schlemihl in Rahel Varnhagen, Hannah Arendt e Lea Ritter Santini
Il presente contributo mira a gettare luce sulla figura ebraica dello Schlemihl, per come questa è venuta ad assumere, nei discorsi di Rahel Varnhagen, Hannah Arendt e Lea Ritter Santini, la funzione extra-letteraria di dispositivo di riconoscimento e schema esistenziale. È nella triangolazione dei discorsi e delle vite di queste tre intellettuali appartenenti, ognuna a suo modo, alla cultura tedesca, che la figura dello Schlemihl ha esemplarmente dispiegato la sua forza genetica, come metafora di un destino in cui, fin dal momento del suo apparire letterario nella società dei salotti berlinesi di primo Ottocento grazie ad Adelbert von Chamisso, hanno riconosciuto se stesse coloro che hanno dovuto ritagliare la propria vita sul fondamento dello sradicamento e di una esclusione primigenia. In quella che potrebbe essere compresa come una vera e propria genealogia, il riferirsi allo Schlemihl di Rahel Varnhagen, Hannah Arendt e Lea Ritter Santini restituisce il senso comune di uno sfaccettato subire e agire lo sradicamento, entro la cornice di un discorso prismatico – sotto forma di lettere, saggi e poesie – che nel nutrirsi di vita e pensiero ha saputo raccontare la marginalità nelle sue forme differenti e contigue.
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来源期刊
ACME
ACME Social Sciences-Geography, Planning and Development
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期刊介绍: ACME is an on-line international journal for critical and radical analyses of the social, the spatial and the political. The journal"s purpose is to provide a forum for the publication of critical and radical work about space in the social sciences - including anarchist, anti-racist, environmentalist, feminist, Marxist, non-representational, postcolonial, poststructuralist, queer, situationist and socialist perspectives. Analyses that are critical and radical are understood to be part of the praxis of social and political change aimed at challenging, dismantling, and transforming prevalent relations, systems, and structures of capitalist exploitation, oppression, imperialism, neo-liberalism, national aggression, and environmental destruction.
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