F. Castinetti, F. Albarel, T. Cuny, I. Morange, M. Vermalle, T. Brue
{"title":"垂体腺瘤","authors":"F. Castinetti, F. Albarel, T. Cuny, I. Morange, M. Vermalle, T. Brue","doi":"10.1016/S1634-7358(24)49205-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Gli adenomi ipofisari sono dei tumori benigni. Anche se rari, possono essere causa di un aumento della mortalità e di severe comorbilità,attraverso tre meccanismi: 1) l’ipersecrezione di ormoni ipofisari porta a quadri clinici specifici: acromegalie per eccesso di ormone della crescita, effetti gonadici e mammari per iperprolattinemia, malattia di Cushing per ipersecrezione di ormone adrenocorticotropo e ipertiroidismo centrale per quella di TSH (ormone che stimola la tiroide); 2) delle manifestazioni relative aipossibili deficit ipofisari; 3) l’effetto massa, che porta principalmente a cefalee o a danni al campo visivo dovuti a compressione chiasmatica. Gli adenomi non ipofisarinon secernenti si sviluppano lentamente e si manifestano con segni di compressione unicamente dopo una lunga evoluzione. Il più delle volte sono anche causa di un deficit delle linee ipofisarie (ipopituitarismo). La diagnosi di adenomaipofisario è principalmente clinica e confermata dall’imaging tramite risonanza magnetica ipofisaria. Il trattamento il più delle volte prevede la chirurgia transfenoidale di prima linea, che garantisce la remissionenel 50-75% dei casi. I trattamenti farmacologici hanno anch’essi un’efficacia antitumorale e antisecretoria riconosciuta, in particolare nell’acromegalia (somatostatinergici) e nei prolattinomi (dopaminergici).</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"26 2","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-05-13","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Adenomi ipofisari\",\"authors\":\"F. Castinetti, F. Albarel, T. Cuny, I. Morange, M. Vermalle, T. Brue\",\"doi\":\"10.1016/S1634-7358(24)49205-X\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"<div><p>Gli adenomi ipofisari sono dei tumori benigni. Anche se rari, possono essere causa di un aumento della mortalità e di severe comorbilità,attraverso tre meccanismi: 1) l’ipersecrezione di ormoni ipofisari porta a quadri clinici specifici: acromegalie per eccesso di ormone della crescita, effetti gonadici e mammari per iperprolattinemia, malattia di Cushing per ipersecrezione di ormone adrenocorticotropo e ipertiroidismo centrale per quella di TSH (ormone che stimola la tiroide); 2) delle manifestazioni relative aipossibili deficit ipofisari; 3) l’effetto massa, che porta principalmente a cefalee o a danni al campo visivo dovuti a compressione chiasmatica. Gli adenomi non ipofisarinon secernenti si sviluppano lentamente e si manifestano con segni di compressione unicamente dopo una lunga evoluzione. Il più delle volte sono anche causa di un deficit delle linee ipofisarie (ipopituitarismo). La diagnosi di adenomaipofisario è principalmente clinica e confermata dall’imaging tramite risonanza magnetica ipofisaria. Il trattamento il più delle volte prevede la chirurgia transfenoidale di prima linea, che garantisce la remissionenel 50-75% dei casi. I trattamenti farmacologici hanno anch’essi un’efficacia antitumorale e antisecretoria riconosciuta, in particolare nell’acromegalia (somatostatinergici) e nei prolattinomi (dopaminergici).</p></div>\",\"PeriodicalId\":100408,\"journal\":{\"name\":\"EMC - AKOS - Trattato di Medicina\",\"volume\":\"26 2\",\"pages\":\"Pages 1-11\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2024-05-13\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"EMC - AKOS - Trattato di Medicina\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S163473582449205X\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S163473582449205X","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
Gli adenomi ipofisari sono dei tumori benigni. Anche se rari, possono essere causa di un aumento della mortalità e di severe comorbilità,attraverso tre meccanismi: 1) l’ipersecrezione di ormoni ipofisari porta a quadri clinici specifici: acromegalie per eccesso di ormone della crescita, effetti gonadici e mammari per iperprolattinemia, malattia di Cushing per ipersecrezione di ormone adrenocorticotropo e ipertiroidismo centrale per quella di TSH (ormone che stimola la tiroide); 2) delle manifestazioni relative aipossibili deficit ipofisari; 3) l’effetto massa, che porta principalmente a cefalee o a danni al campo visivo dovuti a compressione chiasmatica. Gli adenomi non ipofisarinon secernenti si sviluppano lentamente e si manifestano con segni di compressione unicamente dopo una lunga evoluzione. Il più delle volte sono anche causa di un deficit delle linee ipofisarie (ipopituitarismo). La diagnosi di adenomaipofisario è principalmente clinica e confermata dall’imaging tramite risonanza magnetica ipofisaria. Il trattamento il più delle volte prevede la chirurgia transfenoidale di prima linea, che garantisce la remissionenel 50-75% dei casi. I trattamenti farmacologici hanno anch’essi un’efficacia antitumorale e antisecretoria riconosciuta, in particolare nell’acromegalia (somatostatinergici) e nei prolattinomi (dopaminergici).