费德里戈-班比、弗朗切斯科-萨尔维斯特里尼和洛伦佐-坦齐尼编辑的 1355 年版《佛罗伦萨共和国法规》白话版

Q4 Social Sciences
Rolando Dondarini
{"title":"费德里戈-班比、弗朗切斯科-萨尔维斯特里尼和洛伦佐-坦齐尼编辑的 1355 年版《佛罗伦萨共和国法规》白话版","authors":"Rolando Dondarini","doi":"10.54103/2464-8914/21924","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Con un’elegante confezione in tre volumi, Leo S. Olschki Editore di Firenze ha pubblicato nel 2023 Gli Statuti della Repubblica Fiorentina del 1355 in volgare, a cura di Federigo Bambi, Francesco Salvestrini e Lorenzo Tanzini, colmando una prolungata lacuna, già denunciata da molti storici. L'edizione è stata promossa dalla Deputazione di storia patria per la Toscana presieduta da Giuliano Pinto, che nella premessa rileva come si prospetti come un prezioso strumento di ricerca per medievisti e storici del diritto, linguisti, paleografi, diplomatisti e storici dell’arte. Gli statuti del 1355 si presentano con una doppia stesura: quella dello “Statuto del Podestà” e quella dello “Statuto del Capitano del Popolo”. Furono redatti su disposizione della Signoria, cioè del Priorato delle Arti e Gonfaloniere di Giustizia, vale a dire del vertice dell’ordinamento pubblico cittadino.A causa della loro gran mole e delle difficoltà di trascrizione dal volgare in cui fu scritto l’esemplare superstite, occorreva un lavoro di lunga lena iniziato nel 1999 da Francesco Salvestrini, al quale in anni successivi si sono affiancati Lorenzo Tanzini, e Federigo Bambi. Dal lavoro meticoloso dei tre curatori sono derivati i loro saggi introduttivi che con diversi approcci, offrono prospettive indispensabili a comprendere i tanti significati della promulgazione. Salvestrini si è occupato di inserirla nel contesto storico e politico di cui era conseguente e di sondarne motivazioni ed esiti.Tanzini ha prestato particolare attenzione all’analisi delle dinamiche interne alla normativa fiorentina, rintracciandone premesse e scindendo le effettive novità dai lasciti delle normative precedenti. A Federigo Bambi si deve uno studio puntuale e raffinato sul linguaggio giuridico in volgare e la distinzione tra il volgarizzatore dello Statuto del Podestà e quello del Capitano, corredato dalla compilazione nel terzo volume di un ricco e utile glossario.A dare ulteriore rilievo al testo degli statuti fiorentini concorre la data del 1355 che si colloca a pochi anni dalla peste, a metà del secolo, quando il comune fiorentino incrementa l’espansione territoriale (Prato, Pistoia) compiendo ulteriori passi verso uno stato regionale e conferendo alla promulgazione una valenza più ampia dell’ambito cittadino.Gli Statuti del 1355 furono il riflesso di evoluzioni interne ed esterne che conducevano al consolidamento di una burocrazia comunale e continuarono ad essere consultati grazie ad un repertorio tematico ordinato alfabeticamente tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV.Tutto ciò era sostenuto da una rinnovata consapevolezza civica che si basava sulla fierezza della propria storia e sull’identità politica cittadina che attingeva dal guelfismo e dagli ideali repubblicani contro ogni tentazione signorile. La volgarizzazione andava nella stessa direzione accrescendo il valore dello Statuto come riflesso di un’identità locale e condivisa. Le indagini storiografiche su questo corpo statutario sono state a lungo incentrate sull’analisi archivistica, codicologica e paleografica mantenendo una connotazione eminentemente formale. I recenti contributi di Andrea Zorzi e Lorenzo Tanzini hanno portato ad un’analisi organica dei codici e della loro evoluzione nel quadro politico e negli studi della storia di Firenze, inserendo l’applicazione delle norme nella trasformazione del sistema di governo. La scelta di pubblicare i codici del 1355 in volgare è stata dettata dall’intento di rendere fruibile la più ampia redazione statutaria trecentesca fiorentina, mettendo a disposizione degli studiosi testi di particolare rilievo dal punto di vista storico-giuridico, linguistico e filologico.Ne scaturisce una migliore conoscenza della Firenze del Trecento con riferimenti molteplici all’assetto istituzionale, alla partecipazione alla vita pubblica, e a tutti gli aspetti della quotidianità. Questa edizione acquista un grande valore culturale offrendo l’accesso a testimoni cospicui dell’affermazione del volgare anche nei documenti pubblici.","PeriodicalId":33872,"journal":{"name":"Italian Review of Legal History","volume":" 46","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-12-18","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"L’edizione de Gli Statuti della Repubblica fiorentina del 1355 in volgare, a cura di Federigo Bambi, Francesco Salvestrini e Lorenzo Tanzini\",\"authors\":\"Rolando Dondarini\",\"doi\":\"10.54103/2464-8914/21924\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Con un’elegante confezione in tre volumi, Leo S. Olschki Editore di Firenze ha pubblicato nel 2023 Gli Statuti della Repubblica Fiorentina del 1355 in volgare, a cura di Federigo Bambi, Francesco Salvestrini e Lorenzo Tanzini, colmando una prolungata lacuna, già denunciata da molti storici. L'edizione è stata promossa dalla Deputazione di storia patria per la Toscana presieduta da Giuliano Pinto, che nella premessa rileva come si prospetti come un prezioso strumento di ricerca per medievisti e storici del diritto, linguisti, paleografi, diplomatisti e storici dell’arte. Gli statuti del 1355 si presentano con una doppia stesura: quella dello “Statuto del Podestà” e quella dello “Statuto del Capitano del Popolo”. Furono redatti su disposizione della Signoria, cioè del Priorato delle Arti e Gonfaloniere di Giustizia, vale a dire del vertice dell’ordinamento pubblico cittadino.A causa della loro gran mole e delle difficoltà di trascrizione dal volgare in cui fu scritto l’esemplare superstite, occorreva un lavoro di lunga lena iniziato nel 1999 da Francesco Salvestrini, al quale in anni successivi si sono affiancati Lorenzo Tanzini, e Federigo Bambi. Dal lavoro meticoloso dei tre curatori sono derivati i loro saggi introduttivi che con diversi approcci, offrono prospettive indispensabili a comprendere i tanti significati della promulgazione. Salvestrini si è occupato di inserirla nel contesto storico e politico di cui era conseguente e di sondarne motivazioni ed esiti.Tanzini ha prestato particolare attenzione all’analisi delle dinamiche interne alla normativa fiorentina, rintracciandone premesse e scindendo le effettive novità dai lasciti delle normative precedenti. A Federigo Bambi si deve uno studio puntuale e raffinato sul linguaggio giuridico in volgare e la distinzione tra il volgarizzatore dello Statuto del Podestà e quello del Capitano, corredato dalla compilazione nel terzo volume di un ricco e utile glossario.A dare ulteriore rilievo al testo degli statuti fiorentini concorre la data del 1355 che si colloca a pochi anni dalla peste, a metà del secolo, quando il comune fiorentino incrementa l’espansione territoriale (Prato, Pistoia) compiendo ulteriori passi verso uno stato regionale e conferendo alla promulgazione una valenza più ampia dell’ambito cittadino.Gli Statuti del 1355 furono il riflesso di evoluzioni interne ed esterne che conducevano al consolidamento di una burocrazia comunale e continuarono ad essere consultati grazie ad un repertorio tematico ordinato alfabeticamente tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV.Tutto ciò era sostenuto da una rinnovata consapevolezza civica che si basava sulla fierezza della propria storia e sull’identità politica cittadina che attingeva dal guelfismo e dagli ideali repubblicani contro ogni tentazione signorile. La volgarizzazione andava nella stessa direzione accrescendo il valore dello Statuto come riflesso di un’identità locale e condivisa. Le indagini storiografiche su questo corpo statutario sono state a lungo incentrate sull’analisi archivistica, codicologica e paleografica mantenendo una connotazione eminentemente formale. I recenti contributi di Andrea Zorzi e Lorenzo Tanzini hanno portato ad un’analisi organica dei codici e della loro evoluzione nel quadro politico e negli studi della storia di Firenze, inserendo l’applicazione delle norme nella trasformazione del sistema di governo. La scelta di pubblicare i codici del 1355 in volgare è stata dettata dall’intento di rendere fruibile la più ampia redazione statutaria trecentesca fiorentina, mettendo a disposizione degli studiosi testi di particolare rilievo dal punto di vista storico-giuridico, linguistico e filologico.Ne scaturisce una migliore conoscenza della Firenze del Trecento con riferimenti molteplici all’assetto istituzionale, alla partecipazione alla vita pubblica, e a tutti gli aspetti della quotidianità. Questa edizione acquista un grande valore culturale offrendo l’accesso a testimoni cospicui dell’affermazione del volgare anche nei documenti pubblici.\",\"PeriodicalId\":33872,\"journal\":{\"name\":\"Italian Review of Legal History\",\"volume\":\" 46\",\"pages\":\"\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2023-12-18\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"Italian Review of Legal History\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.54103/2464-8914/21924\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"Q4\",\"JCRName\":\"Social Sciences\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Italian Review of Legal History","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2464-8914/21924","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"Social Sciences","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0

摘要

2023 年,佛罗伦萨的 Leo S. Olschki Editore 出版了由 Federigo Bambi、Francesco Salvestrini 和 Lorenzo Tanzini 编辑的 Gli Statuti della Repubblica Fiorentina del 1355(1355 年佛罗伦萨共和国)白话文版,这套精美的三卷本填补了许多历史学家长期以来的空白。该版本由朱利亚诺-平托(Giuliano Pinto)担任主席的托斯卡纳国家历史部(Deputazione di storia patria per la Toscana)推广,他在前言中指出,该版本是中世纪学者、法律史学家、语言学家、古文字学家、外交家和艺术史学家的重要研究工具。1355 年的法规有两个草案:"Statuto del Podestà "和 "Statuto del Capitano del Popolo"。这些章程是根据 Signoria(即 Priorato delle Arti 和 Gonfaloniere di Giustizia)(即城市公共秩序的顶点)的要求起草的。 由于这些章程篇幅巨大,从现存副本所使用的白话文抄录难度很大,因此需要弗朗切斯科-萨尔维斯特里尼(Francesco Salvestrini)于 1999 年开始进行漫长的工作,后来洛伦佐-坦齐尼(Lorenzo Tanzini)和费德里戈-班比(Federigo Bambi)也加入了这项工作。经过三位编辑的精心工作,他们分别撰写了介绍性文章,以不同的方法提供了理解这部作品多种含义所不可或缺的视角。萨尔维斯特里尼注意将其置于历史和政治背景中,并探究其动机和结果。坦齐尼特别注重分析佛罗伦萨立法的内部动态,追溯其前提,并将实际的新内容与之前法规的遗产区分开来。费德里戈-班比(Federigo Bambi)对白话法律语言进行了准确而精炼的研究,并区分了《Podestà法令》和《Capitano法令》的通俗用语,还在第三卷中编纂了丰富而实用的词汇表。使佛罗伦萨法规文本更加突出的是 1355 年这一日期,即本世纪中叶瘟疫发生后的几年,当时佛罗伦萨市政当局扩大了其领土范围(普拉托、皮斯托亚),进一步向地区国家迈进,并使法规的颁布具有比城市范围更广泛的价值。1355 年的法规是内部和外部演变的反映,它巩固了市政官僚机构,并在 14 世纪末至 15 世纪初期间通过按字母顺序排列的主题剧目继续征求意见。所有这一切都得益于公民意识的更新,公民意识的基础是对自身历史的自豪感,以及对公民政治身份的认同,这种认同借鉴了格尔菲主义和共和理想,反对任何宗主国的诱惑。庸俗化也朝着同样的方向发展,提高了《法规》的价值,使其成为地方和共同身份的反映。长期以来,对这套法规的历史学研究主要集中在档案学、编纂学和古文字学分析上,同时保持了其明显的正式内涵。Andrea Zorzi 和 Lorenzo Tanzini 的最新研究成果,将法典及其在佛罗伦萨政治框架和历史研究中的演变进行了有机分析,将规范的应用置于政府制度的变革中。之所以决定以白话文出版 1355 年手抄本,是为了向学者们提供最广泛的十四世纪佛罗伦萨法规汇编,从历史-法律、语言学和文字学的角度来看,这些文本具有特别重要的意义。 其结果是更好地了解了十四世纪的佛罗伦萨,对制度结构、公共生活的参与以及日常生活的各个方面有了更多的参考。该版本具有重要的文化价值,因为它提供了在公共文件中肯定方言的重要见证。
本文章由计算机程序翻译,如有差异,请以英文原文为准。
L’edizione de Gli Statuti della Repubblica fiorentina del 1355 in volgare, a cura di Federigo Bambi, Francesco Salvestrini e Lorenzo Tanzini
Con un’elegante confezione in tre volumi, Leo S. Olschki Editore di Firenze ha pubblicato nel 2023 Gli Statuti della Repubblica Fiorentina del 1355 in volgare, a cura di Federigo Bambi, Francesco Salvestrini e Lorenzo Tanzini, colmando una prolungata lacuna, già denunciata da molti storici. L'edizione è stata promossa dalla Deputazione di storia patria per la Toscana presieduta da Giuliano Pinto, che nella premessa rileva come si prospetti come un prezioso strumento di ricerca per medievisti e storici del diritto, linguisti, paleografi, diplomatisti e storici dell’arte. Gli statuti del 1355 si presentano con una doppia stesura: quella dello “Statuto del Podestà” e quella dello “Statuto del Capitano del Popolo”. Furono redatti su disposizione della Signoria, cioè del Priorato delle Arti e Gonfaloniere di Giustizia, vale a dire del vertice dell’ordinamento pubblico cittadino.A causa della loro gran mole e delle difficoltà di trascrizione dal volgare in cui fu scritto l’esemplare superstite, occorreva un lavoro di lunga lena iniziato nel 1999 da Francesco Salvestrini, al quale in anni successivi si sono affiancati Lorenzo Tanzini, e Federigo Bambi. Dal lavoro meticoloso dei tre curatori sono derivati i loro saggi introduttivi che con diversi approcci, offrono prospettive indispensabili a comprendere i tanti significati della promulgazione. Salvestrini si è occupato di inserirla nel contesto storico e politico di cui era conseguente e di sondarne motivazioni ed esiti.Tanzini ha prestato particolare attenzione all’analisi delle dinamiche interne alla normativa fiorentina, rintracciandone premesse e scindendo le effettive novità dai lasciti delle normative precedenti. A Federigo Bambi si deve uno studio puntuale e raffinato sul linguaggio giuridico in volgare e la distinzione tra il volgarizzatore dello Statuto del Podestà e quello del Capitano, corredato dalla compilazione nel terzo volume di un ricco e utile glossario.A dare ulteriore rilievo al testo degli statuti fiorentini concorre la data del 1355 che si colloca a pochi anni dalla peste, a metà del secolo, quando il comune fiorentino incrementa l’espansione territoriale (Prato, Pistoia) compiendo ulteriori passi verso uno stato regionale e conferendo alla promulgazione una valenza più ampia dell’ambito cittadino.Gli Statuti del 1355 furono il riflesso di evoluzioni interne ed esterne che conducevano al consolidamento di una burocrazia comunale e continuarono ad essere consultati grazie ad un repertorio tematico ordinato alfabeticamente tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV.Tutto ciò era sostenuto da una rinnovata consapevolezza civica che si basava sulla fierezza della propria storia e sull’identità politica cittadina che attingeva dal guelfismo e dagli ideali repubblicani contro ogni tentazione signorile. La volgarizzazione andava nella stessa direzione accrescendo il valore dello Statuto come riflesso di un’identità locale e condivisa. Le indagini storiografiche su questo corpo statutario sono state a lungo incentrate sull’analisi archivistica, codicologica e paleografica mantenendo una connotazione eminentemente formale. I recenti contributi di Andrea Zorzi e Lorenzo Tanzini hanno portato ad un’analisi organica dei codici e della loro evoluzione nel quadro politico e negli studi della storia di Firenze, inserendo l’applicazione delle norme nella trasformazione del sistema di governo. La scelta di pubblicare i codici del 1355 in volgare è stata dettata dall’intento di rendere fruibile la più ampia redazione statutaria trecentesca fiorentina, mettendo a disposizione degli studiosi testi di particolare rilievo dal punto di vista storico-giuridico, linguistico e filologico.Ne scaturisce una migliore conoscenza della Firenze del Trecento con riferimenti molteplici all’assetto istituzionale, alla partecipazione alla vita pubblica, e a tutti gli aspetti della quotidianità. Questa edizione acquista un grande valore culturale offrendo l’accesso a testimoni cospicui dell’affermazione del volgare anche nei documenti pubblici.
求助全文
通过发布文献求助,成功后即可免费获取论文全文。 去求助
来源期刊
Italian Review of Legal History
Italian Review of Legal History Social Sciences-Law
CiteScore
0.10
自引率
0.00%
发文量
24
审稿时长
10 weeks
×
引用
GB/T 7714-2015
复制
MLA
复制
APA
复制
导出至
BibTeX EndNote RefMan NoteFirst NoteExpress
×
提示
您的信息不完整,为了账户安全,请先补充。
现在去补充
×
提示
您因"违规操作"
具体请查看互助需知
我知道了
×
提示
确定
请完成安全验证×
copy
已复制链接
快去分享给好友吧!
我知道了
右上角分享
点击右上角分享
0
联系我们:info@booksci.cn Book学术提供免费学术资源搜索服务,方便国内外学者检索中英文文献。致力于提供最便捷和优质的服务体验。 Copyright © 2023 布克学术 All rights reserved.
京ICP备2023020795号-1
ghs 京公网安备 11010802042870号
Book学术文献互助
Book学术文献互助群
群 号:481959085
Book学术官方微信