C. Ponte MD, L. Costardi MD, O. Alkathiri, S. Guinard MD, C. Moinet, M. Villard, A. Olland MD, PhD, P.-E. Falcoz MD, PhD
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Tecniche per correggere le deformità della parete toracica
Le malformazioni della parete toracica anteriore sono caratterizzate da una mancanza o da una deformazione delle strutture condrocostali secondarie a un abnorme accrescimento delle cartilagini costali (in genere dalla quarta alla settima costa) che spinge dunque lo sterno all’indietro (si tratta del pectus excavatum, 90% dei casi), o in avanti (si tratta del pectus carinatum o arcuatum). Accanto a queste deformità, altre sono legate ad agenesia o a displasia delle strutture anatomiche: sindrome di Poland e schisi dello sterno, in particolare. Queste deformazioni sono molto più rare e vengono discusse solo brevemente. La loro gestione, infatti, se possibile, è oggetto di una consultazione multidisciplinare; è anche necessario notare che alcune di queste malformazioni non sono vitali. Se il danno è soprattutto estetico, si descrivono gravi deformità che si accompagnano a un impatto sulla funzionalità cardiorespiratoria; è importante pensarci e assicurarsi che vengano investigate. Accanto alle opzioni non chirurgiche, discuteremo qui le tecniche correttive storiche (sternocondroplastica secondo Ravitch), ma anche mini-invasive (tecnica di Nuss), nonché i loro risultati.