{"title":"《寻找我的影子:自我发现之旅","authors":"Manuela Di Franco","doi":"10.5406/23256672.100.1.12","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Diego Bastianutti, poeta, scrittore e accademico, ripercorre in questa autobiografia il complesso labirinto di emozioni che, attraverso l'arte e la poesia, hanno accompagnato il suo viaggio introspettivo alla ricerca di una identità profondamente segnata dalla diaspora Giuliano-Dalmata. L'eco della sua terra di origine e della città di Fiume, dove nacque, accompagna questo viaggio, in un cammino contraddistinto dai diversi confini che ha attraversato e dalle terre che lo hanno accolto. Sono proprio queste terre a scandire il ritmo del libro, ogni tappa un capitolo che ripercorre alcuni dei momenti più significativi nella vita dell'autore.La storia comincia a Kingston, in Ontario, dove Bastianutti riflette sulla memoria come mezzo per ritrovare se stessi. Non solo memoria personale, di luoghi vissuti e ricordi nostalgici, ma anche memoria collettiva, la cui riscoperta porta l'autore a conoscere meglio le sue radici e a offrire spunti di riflessione per tutti coloro che si sono ritrovati esiliati dalla terra natìa e infine accolti altrove. La riscoperta di sé e i traguardi di vita professionale riportano Bastianutti in Italia, aprendo una frattura interiore tra la società nordamericana in cui ormai l'autore si è integrato e la cultura italiana di origine, richiamo irresistibile. Raccontando il suo percorso alla ricerca della propria identità, accompagnato da alcune poesie che offrono uno sguardo intimo sulla questione identitaria, Bastianutti offre una testimonianza unica delle emozioni complesse e contrastanti che patiscono coloro che sono stati costretti ad abbandonare il proprio paese di origine: la faticosa riscoperta delle proprie radici implica una dolorosa necessità di integrazione, di conciliazione con una identità costruita altrove. Il primo capitolo, Kingston (11–46), ripercorre le tappe fondamentali dell'autore nella ricerca del sé che coniuga “vecchio” e “nuovo,” memoria personale e memoria collettiva, e che lo portano, infine, a ottenere la cittadinanza italiana.Nel secondo capitolo, Cefalù, Sicily (47–90), Bastianutti ripercorre i piaceri della vita mediterranea, in cui ancora una volta la sua vita canadese si incrocia con quella italiana, in un continuo scambio culturale che arricchisce l'autore tanto quanto la comunità di cui fa parte. In Sicilia, Bastianutti insegna inglese in un Liceo Classico, portando in Italia ciò che ha appreso e coltivato in Canada, portando allo stesso tempo un po’ di Canada nella Sicilia in cui il poeta ha ritrovato la bellezza marina con l'entusiasmo della giovinezza. Il mare è un elemento importante nella vita di Bastianutti, un collegamento tra il presente siciliano e il passato fiumano, tra la vita in Nord America e nell'Italia del nord, un filo conduttore di una vita vissuta in luoghi diversi e distanti. Nonostante la bellezza, la Sicilia porta l'autore a riflettere su concetti essenziali come quello di patria, e a scontrarsi con realtà inaspettate di una società in cui, dopo i tanti anni passati in Nord America, Bastianutti non si riconosce.Il rientro in Canada porta a una nuova riflessione sull'identità, soprattutto di coloro che, come Bastianutti, sono scrittori che non vengono riconosciuti pienamente né canadesi né italiani. La problematicità della questione viene affrontata in una sezione dal titolo “Emigration and Identity” (84–90), in cui Bastianutti riflette sul concetto di identità partendo dalle sue radici fiumane, e affronta la domanda comune a tutti gli emigrati: quand’è che un immigrato smette di essere tale nella terra che lo ha accolto? Una domanda che apre il discorso a un'altra questione cruciale, ovvero il legame tra il territorio e l'identità. Tra poesie, memoria, e riflessioni sociali e filosofiche, Bastianutti accompagna il lettore in un percorso verso la definizione stessa del concetto di identità.Così come è iniziato in Canada, il viaggio letterario e identitario di Bastianutti si conclude nuovamente in Canada, stavolta nella British Columbia, e, nello specifico, a Vancouver. L'ultimo capitolo del libro (91–153) si apre con il rientro in Canada del poeta e della sua famiglia, un cambiamento radicale rispetto alla Sicilia. Ancora una volta Bastianutti prende parte attiva all'interno della comunità italiana, a Vancouver, e collabora con l'istituto di cultura italiana grazie al quale ha l'opportunità di contribuire alla vita culturale della città, entrando in contatto con artisti e poeti europei. La vita di Bastianutti a Vancouver non è solamente scandita dalla partecipazione attiva all'interno della comunità, ma porta anche alla conclusione di una raccolta di poesie a cui lo scrittore aveva iniziato a lavorare in Sicilia. Il compimento della raccolta, con l'aggiunta di alcune poesie, rappresenta un momento catartico nella vita del poeta, che tramite l'arte affronta alcune questioni che hanno segnato la sua storia personale. Sembra non essere un caso che la conclusione di questo lavoro avvenga in Canada dopo aver vissuto in Italia: punto d'arrivo, sia a livello artistico che personale, del suo percorso interiore e della sua ricerca identitaria, dove il cerchio sembra chiudersi. Altri eventi e altri successi concludono questa narrazione personale, il cui contributo più significativo è aver affrontato il senso identitario visto e vissuto dalla prospettiva di chi è espatriato, trascendendo dal piano personale per affermare una questione collettiva. L'epilogo del percorso assume necessariamente la forma di una inclusione di due culture difformi che giustificano l'identità complessa e multisfaccettata di chi è stato costretto all'esilio. Il forzato abbandono della terra di origine porta la comunità esiliata a creare una comunità alternativa, forte, che si impegna a mantenere vive le tradizioni, unendo memorie personali alla memoria collettiva per non dimenticare la terra che si è stati costretti a lasciare.Bastianutti mette insieme ricordi, momenti di vita professionale e privata che offrono al lettore l'opportunità di capire meglio l'uomo, l'artista e le sue origini, allo stesso tempo offrendo riverberi in cui tutti coloro che sono emigrati possono riconoscersi. Ripercorrendo la sua vita e il suo viaggio interiore non scevro di inquietudine, malinconia, ardore, Bastianutti offre la sua esperienza personale al servizio della collettività, ma, soprattutto, offre la possibilità di riemergere dalla dicotomia in una solida e serena ricomposizione di se stessi.","PeriodicalId":29826,"journal":{"name":"Italica Belgradensia","volume":null,"pages":null},"PeriodicalIF":0.1000,"publicationDate":"2023-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"Finding My Shadow: A Journey of Self-Discovery\",\"authors\":\"Manuela Di Franco\",\"doi\":\"10.5406/23256672.100.1.12\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Diego Bastianutti, poeta, scrittore e accademico, ripercorre in questa autobiografia il complesso labirinto di emozioni che, attraverso l'arte e la poesia, hanno accompagnato il suo viaggio introspettivo alla ricerca di una identità profondamente segnata dalla diaspora Giuliano-Dalmata. 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Il primo capitolo, Kingston (11–46), ripercorre le tappe fondamentali dell'autore nella ricerca del sé che coniuga “vecchio” e “nuovo,” memoria personale e memoria collettiva, e che lo portano, infine, a ottenere la cittadinanza italiana.Nel secondo capitolo, Cefalù, Sicily (47–90), Bastianutti ripercorre i piaceri della vita mediterranea, in cui ancora una volta la sua vita canadese si incrocia con quella italiana, in un continuo scambio culturale che arricchisce l'autore tanto quanto la comunità di cui fa parte. In Sicilia, Bastianutti insegna inglese in un Liceo Classico, portando in Italia ciò che ha appreso e coltivato in Canada, portando allo stesso tempo un po’ di Canada nella Sicilia in cui il poeta ha ritrovato la bellezza marina con l'entusiasmo della giovinezza. 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Raccontando il suo percorso alla ricerca della propria identità, accompagnato da alcune poesie che offrono uno sguardo intimo sulla questione identitaria, Bastianutti offre una testimonianza unica delle emozioni complesse e contrastanti che patiscono coloro che sono stati costretti ad abbandonare il proprio paese di origine: la faticosa riscoperta delle proprie radici implica una dolorosa necessità di integrazione, di conciliazione con una identità costruita altrove. Il primo capitolo, Kingston (11–46), ripercorre le tappe fondamentali dell'autore nella ricerca del sé che coniuga “vecchio” e “nuovo,” memoria personale e memoria collettiva, e che lo portano, infine, a ottenere la cittadinanza italiana.Nel secondo capitolo, Cefalù, Sicily (47–90), Bastianutti ripercorre i piaceri della vita mediterranea, in cui ancora una volta la sua vita canadese si incrocia con quella italiana, in un continuo scambio culturale che arricchisce l'autore tanto quanto la comunità di cui fa parte. In Sicilia, Bastianutti insegna inglese in un Liceo Classico, portando in Italia ciò che ha appreso e coltivato in Canada, portando allo stesso tempo un po’ di Canada nella Sicilia in cui il poeta ha ritrovato la bellezza marina con l'entusiasmo della giovinezza. Il mare è un elemento importante nella vita di Bastianutti, un collegamento tra il presente siciliano e il passato fiumano, tra la vita in Nord America e nell'Italia del nord, un filo conduttore di una vita vissuta in luoghi diversi e distanti. Nonostante la bellezza, la Sicilia porta l'autore a riflettere su concetti essenziali come quello di patria, e a scontrarsi con realtà inaspettate di una società in cui, dopo i tanti anni passati in Nord America, Bastianutti non si riconosce.Il rientro in Canada porta a una nuova riflessione sull'identità, soprattutto di coloro che, come Bastianutti, sono scrittori che non vengono riconosciuti pienamente né canadesi né italiani. La problematicità della questione viene affrontata in una sezione dal titolo “Emigration and Identity” (84–90), in cui Bastianutti riflette sul concetto di identità partendo dalle sue radici fiumane, e affronta la domanda comune a tutti gli emigrati: quand’è che un immigrato smette di essere tale nella terra che lo ha accolto? Una domanda che apre il discorso a un'altra questione cruciale, ovvero il legame tra il territorio e l'identità. Tra poesie, memoria, e riflessioni sociali e filosofiche, Bastianutti accompagna il lettore in un percorso verso la definizione stessa del concetto di identità.Così come è iniziato in Canada, il viaggio letterario e identitario di Bastianutti si conclude nuovamente in Canada, stavolta nella British Columbia, e, nello specifico, a Vancouver. L'ultimo capitolo del libro (91–153) si apre con il rientro in Canada del poeta e della sua famiglia, un cambiamento radicale rispetto alla Sicilia. Ancora una volta Bastianutti prende parte attiva all'interno della comunità italiana, a Vancouver, e collabora con l'istituto di cultura italiana grazie al quale ha l'opportunità di contribuire alla vita culturale della città, entrando in contatto con artisti e poeti europei. La vita di Bastianutti a Vancouver non è solamente scandita dalla partecipazione attiva all'interno della comunità, ma porta anche alla conclusione di una raccolta di poesie a cui lo scrittore aveva iniziato a lavorare in Sicilia. Il compimento della raccolta, con l'aggiunta di alcune poesie, rappresenta un momento catartico nella vita del poeta, che tramite l'arte affronta alcune questioni che hanno segnato la sua storia personale. Sembra non essere un caso che la conclusione di questo lavoro avvenga in Canada dopo aver vissuto in Italia: punto d'arrivo, sia a livello artistico che personale, del suo percorso interiore e della sua ricerca identitaria, dove il cerchio sembra chiudersi. Altri eventi e altri successi concludono questa narrazione personale, il cui contributo più significativo è aver affrontato il senso identitario visto e vissuto dalla prospettiva di chi è espatriato, trascendendo dal piano personale per affermare una questione collettiva. L'epilogo del percorso assume necessariamente la forma di una inclusione di due culture difformi che giustificano l'identità complessa e multisfaccettata di chi è stato costretto all'esilio. Il forzato abbandono della terra di origine porta la comunità esiliata a creare una comunità alternativa, forte, che si impegna a mantenere vive le tradizioni, unendo memorie personali alla memoria collettiva per non dimenticare la terra che si è stati costretti a lasciare.Bastianutti mette insieme ricordi, momenti di vita professionale e privata che offrono al lettore l'opportunità di capire meglio l'uomo, l'artista e le sue origini, allo stesso tempo offrendo riverberi in cui tutti coloro che sono emigrati possono riconoscersi. Ripercorrendo la sua vita e il suo viaggio interiore non scevro di inquietudine, malinconia, ardore, Bastianutti offre la sua esperienza personale al servizio della collettività, ma, soprattutto, offre la possibilità di riemergere dalla dicotomia in una solida e serena ricomposizione di se stessi.