{"title":"“这就是‘外阴呼吁死亡’:解放耶路撒冷的英雄们的殉难(和死亡)。”","authors":"F. Tomasi","doi":"10.54103/2724-3346/17267","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Il pensiero della morte quale esito possibile del destino di un eroe costituisce un momento cruciale nella definizione etica dei cavalieri della Gerusalemme liberata. È in particolare la fortitudo di marca aristotelica a guidare alcuni cavalieri cristiani che dimostrano di affrontare la morte con piena consapevolezza in nome della logica del martirio: Sofronia, Goffredo e Sveno rappresentano tre diverse manifestazioni di questa ideologia in nome della quale la morte si configura come una vittoria. Anche i cavalieri pagani, soprattutto la figura di Solimano, illustrano spesso una visione pienamente consapevole della propria morte in nome di un valore collettivo, alternando così la partecipazione allo spettacolo orroroso della guerra con momenti di introspettiva riflessione.","PeriodicalId":237370,"journal":{"name":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","volume":"60 1","pages":"0"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-12-30","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":"{\"title\":\"«Questa che ’l vulgo appella morte»: il martirio (e la morte) degli eroi nella \\\"Gerusalemme liberata\\\"\",\"authors\":\"F. Tomasi\",\"doi\":\"10.54103/2724-3346/17267\",\"DOIUrl\":null,\"url\":null,\"abstract\":\"Il pensiero della morte quale esito possibile del destino di un eroe costituisce un momento cruciale nella definizione etica dei cavalieri della Gerusalemme liberata. È in particolare la fortitudo di marca aristotelica a guidare alcuni cavalieri cristiani che dimostrano di affrontare la morte con piena consapevolezza in nome della logica del martirio: Sofronia, Goffredo e Sveno rappresentano tre diverse manifestazioni di questa ideologia in nome della quale la morte si configura come una vittoria. Anche i cavalieri pagani, soprattutto la figura di Solimano, illustrano spesso una visione pienamente consapevole della propria morte in nome di un valore collettivo, alternando così la partecipazione allo spettacolo orroroso della guerra con momenti di introspettiva riflessione.\",\"PeriodicalId\":237370,\"journal\":{\"name\":\"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica\",\"volume\":\"60 1\",\"pages\":\"0\"},\"PeriodicalIF\":0.0000,\"publicationDate\":\"2021-12-30\",\"publicationTypes\":\"Journal Article\",\"fieldsOfStudy\":null,\"isOpenAccess\":false,\"openAccessPdf\":\"\",\"citationCount\":\"0\",\"resultStr\":null,\"platform\":\"Semanticscholar\",\"paperid\":null,\"PeriodicalName\":\"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica\",\"FirstCategoryId\":\"1085\",\"ListUrlMain\":\"https://doi.org/10.54103/2724-3346/17267\",\"RegionNum\":0,\"RegionCategory\":null,\"ArticlePicture\":[],\"TitleCN\":null,\"AbstractTextCN\":null,\"PMCID\":null,\"EPubDate\":\"\",\"PubModel\":\"\",\"JCR\":\"\",\"JCRName\":\"\",\"Score\":null,\"Total\":0}","platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2724-3346/17267","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
«Questa che ’l vulgo appella morte»: il martirio (e la morte) degli eroi nella "Gerusalemme liberata"
Il pensiero della morte quale esito possibile del destino di un eroe costituisce un momento cruciale nella definizione etica dei cavalieri della Gerusalemme liberata. È in particolare la fortitudo di marca aristotelica a guidare alcuni cavalieri cristiani che dimostrano di affrontare la morte con piena consapevolezza in nome della logica del martirio: Sofronia, Goffredo e Sveno rappresentano tre diverse manifestazioni di questa ideologia in nome della quale la morte si configura come una vittoria. Anche i cavalieri pagani, soprattutto la figura di Solimano, illustrano spesso una visione pienamente consapevole della propria morte in nome di un valore collettivo, alternando così la partecipazione allo spettacolo orroroso della guerra con momenti di introspettiva riflessione.