Jacopo Manzini, Yasutomo Hoshika, Barbara Baesso Moura, E. Paoletti
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摘要
对流层臭氧(O3)是主要的大气污染物之一,由于其高植物毒性潜力,可能对森林生态系统造成严重破坏。因此,对森林中臭氧的监测对于研究其对植被的有害影响和确定保护森林的关键水平是至关重要的。在这项工作中,报告了作为欧洲生活莫特斯项目(监测臭氧损害以确定新的关键水平)的一部分而在森林中建立的创新的积极监测站的应用结果。实验区域是从ECO网络中选择的。FOR,它们估计两种不同环境中基于累积接触all’O3指数(AOT40)和慢速(PODY stomatico)流,然后等植被的健康指标有关的症状可见树冠fogliari和落叶,评估内部(ITP),休耕的差额(LESS)以接触为基础,以产生水平的批评者(CLec)和(CLef流)。结果表明,针叶树和阔叶树的CLec和CLef分别为17000和19000 ppb h AOT40和12和5 mmol m-2 POD1。积极监测使我们能够定期确定和更新保护森林的关键立法水平和标准,而且,与传统的消极监测相比,从长期来看,它在环境、经济和社会方面也更加可持续。
Impatto dell’ozono troposferico sulle foreste italiane: applicazione di metodologie innovative per il monitoraggio in foresta
L’ozono troposferico (O3) è uno dei principali inquinanti atmosferici e può arrecare gravi danni agli ecosistemi forestali a causa del suo elevato potenziale fitotossico. Il monitoraggio dell’O3 in foresta è, pertanto, fondamentale per poterne studiare l’effetto nocivo sulla vegetazione e stabilire i livelli critici per la protezione del patrimonio boschivo. In questo lavoro sono riportati i risultati dell’applicazione di innovative stazioni di monitoraggio attivo in foresta, installate nell’ambito del progetto europeo LIFE MOTTLES (MOnitoring ozone injury for seTTing new critical LEvelS). Le aree sperimentali sono state selezionate all’interno della rete CON.ECO.FOR, e in esse sono stati stimati due diversi indici cumulati basati sull'esposizione all’O3 in atmosfera (AOT40) e sul flusso stomatico di O3 (PODY), poi correlati ad indicatori di salute della vegetazione quali sintomi visibili fogliari e defogliazione della chioma, valutati sia all’interno (ITP) che lungo il margine della foresta (LESS), per derivare i livelli critici basati sull'esposizione (CLec) e sul flusso (CLef). I risultati suggeriscono CLec e CLef rispettivamente di 17000 e 19000 ppb h AOT40 e 12 e 5 mmol m-2 POD1 per conifere e latifoglie. Il monitoraggio attivo consente di poter definire e aggiornare regolarmente livelli critici e standard legislativi per la protezione delle foreste ed inoltre, rispetto al tradizionale monitoraggio passivo, è risultato essere anche maggiormente sostenibile da un punto di vista ambientale, economico e sociale sul lungo periodo.