A. Zanotti
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Ricardo era focalizzato sul concetto di cooperazione elaborato da Owen all’inizio del secolo. Mill rappresenta la svolta, il passaggio dal comunitarismo, che egli identificava col Socialismo, alla nascita delle prime esperienze di cooperative di lavoro che si diffusero in Francia dalla rivoluzione del 1848. Marshall, infine, ebbe come quadro di riferimento un movimento in crescita, inserito nel contesto dell’economia capitalistica, ma che aveva preso una nuova strada: la cooperazione come unione di consumatori e non di lavoratori. Questi studi partivano dalla medesima domanda: puA² la cooperazione essere strumento di emancipazione delle classi lavoratrici? Per motivi ancora poco indagati, questa domanda perse consistenza dal XX secolo che segnA² anche un forte declino degli studi sulla cooperazione. 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La Cooperazione come Strumento di Emancipazione delle Classi Lavoratrici nel Pensiero degli Economisti Inglesi del XIX Secolo (Cooperation As an Emancipation Tool for Working Classes in the Thought of the 19th Century English Economists)
Il tema della cooperazione fu largamente discusso fra gli economisti del XIX secolo. La ricostruzione di questo dibattito A¨ complessa perchA© lo stesso concetto di cooperazione subA¬ profonde modificazioni. Inizialmente la parola “cooperazione†fu usata come contrario di “concorrenza†, ritenuta dai socialisti utopisti la causa della povertA dei lavoratori. La cooperazione era quindi intesa come una comunitA organizzata sulla base di valori comuni condivisi, fra cui la proprietA stessa dei mezzi di produzione. A fine secolo, “cooperazione†significava invece una forma specifica di proprietA dell’impresa, diversa da quella basata sulla proprietA del capitale. I protagonisti di questa ricerca sono Ricardo, Mill e Marshall che rappresentano questa evoluzione del concetto stesso di cooperazione. Ricardo era focalizzato sul concetto di cooperazione elaborato da Owen all’inizio del secolo. Mill rappresenta la svolta, il passaggio dal comunitarismo, che egli identificava col Socialismo, alla nascita delle prime esperienze di cooperative di lavoro che si diffusero in Francia dalla rivoluzione del 1848. Marshall, infine, ebbe come quadro di riferimento un movimento in crescita, inserito nel contesto dell’economia capitalistica, ma che aveva preso una nuova strada: la cooperazione come unione di consumatori e non di lavoratori. Questi studi partivano dalla medesima domanda: puA² la cooperazione essere strumento di emancipazione delle classi lavoratrici? Per motivi ancora poco indagati, questa domanda perse consistenza dal XX secolo che segnA² anche un forte declino degli studi sulla cooperazione. Solo recentemente, con la crisi scoppiata nel 2007, sembra essersi riproposto questa domanda, ma in modo assai timido.