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Ci sono giunte due domande che, pur nella diversità delle parole su cui ci interrogano, hanno in comune una ragione non grammaticale ma semantica: si tratta di negazionismo, e precisamente del suo impiego per indicare l’atteggiamento di chi nega o sottovaluta la realtà della pandemia in corso, e di sciopero della fame, e della sua imprecisione, visto che chi sciopera in quel modo non sembra astenersi dalla fame e anzi pare accrescerla.