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Abstract
Con una prevalenza in un anno di circa il 10% in Francia, la depressione è una patologia estremamente frequente e da molti anni rappresenta un grave problema di salute pubblica, sia in termini di disabilità che di rischio vitale, con un alto tasso di tentativi di suicidio e di suicidi. Il medico di medicina generale, regolarmente in prima linea, si trova spesso a dover affrontare delle difficoltà di identificazione, diagnosi e cura. Un episodio depressivo, infatti, può essere accompagnato da sintomi somatici che a volte rappresentano il principale motivo di consultazione, mascherando così la sintomatologia timica. Inoltre, se la diagnosi è facile di fronte a un quadro tipico che associa umore depressivo, ritardo psicomotorio e ansia, può essere più delicata in caso di evoluzione insolita, di caratteristiche specifiche, di contesti particolari o anche di forme ingannevoli. Inoltre, l’associazione della depressione con un’altra patologia psichiatrica o con una patologia somatica solleva la questione di una comorbilità o di una depressione secondaria e influenza la strategia terapeutica. Al di là della prescrizione di un trattamento antidepressivo, la gestione deve essere a lungo termine, basarsi su un rapporto medico/paziente di buona qualità e fornire informazioni chiare e appropriate al paziente e al suo entourage sulla malattia e sul suo trattamento. Infine, il medico di medicina generale deve essere in grado di riconoscere i segni di gravità che richiedono un orientamento verso uno specialista o addirittura un ricovero in ospedale.