{"title":"Chirurgia della ghiandola sottomandibolare a cielo aperto. Chirurgia della ghiandola sublinguale per via esterna","authors":"B. Delas, D. Dehesdin","doi":"10.1016/S1292-3036(10)70114-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La patologia della ghiandola sottomandibolare e della ghiandola sublinguale è dominata dai fenomeni ostruttivi (sialolitiasi e stenosi salivari) e dai processi tumorali. Nel corso di fenomeni infettivi ghiandolari e duttali, all’opposto della gestione delle sialoadeniti parotidee, viene spesso proposta una scelta chirurgica conservativa o radicale. In effetti, i rischi nervosi ed estetici incontrati nel corso dell’exeresi di una ghiandola sottomandibolare sono giudicati ben minori rispetto a quelli ai quali espone una parotidectomia. Da quasi 15 anni ormai tecniche endoscopiche ed extracorporee hanno modificato gli algoritmi decisionali nella gestione delle ostruzioni duttali recidivanti o croniche. Il tasso di conservazione d’organo tende così ad aumentare in modo spettacolare nei centri esperti in queste nuove metodiche. Malgrado ciò, la tecnica di exeresi ghiandolare con cervicotomia e quella di apertura dei dotti salivari mediante via endorale conservano le loro indicazioni nei casi di insuccesso o di complicanze nel corso di queste ultime procedure. Una buona conoscenza della tecnica di sottomandibolectomia resta quindi fondamentale a dispetto dello sviluppo delle tecniche mini-invasive.</p></div>","PeriodicalId":100453,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","volume":"14 1","pages":"Pages 1-8"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2010-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1292-3036(10)70114-0","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1292303610701140","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La patologia della ghiandola sottomandibolare e della ghiandola sublinguale è dominata dai fenomeni ostruttivi (sialolitiasi e stenosi salivari) e dai processi tumorali. Nel corso di fenomeni infettivi ghiandolari e duttali, all’opposto della gestione delle sialoadeniti parotidee, viene spesso proposta una scelta chirurgica conservativa o radicale. In effetti, i rischi nervosi ed estetici incontrati nel corso dell’exeresi di una ghiandola sottomandibolare sono giudicati ben minori rispetto a quelli ai quali espone una parotidectomia. Da quasi 15 anni ormai tecniche endoscopiche ed extracorporee hanno modificato gli algoritmi decisionali nella gestione delle ostruzioni duttali recidivanti o croniche. Il tasso di conservazione d’organo tende così ad aumentare in modo spettacolare nei centri esperti in queste nuove metodiche. Malgrado ciò, la tecnica di exeresi ghiandolare con cervicotomia e quella di apertura dei dotti salivari mediante via endorale conservano le loro indicazioni nei casi di insuccesso o di complicanze nel corso di queste ultime procedure. Una buona conoscenza della tecnica di sottomandibolectomia resta quindi fondamentale a dispetto dello sviluppo delle tecniche mini-invasive.