{"title":"Efficacia e sicurezza del vaccino a mRNA anti SARS-CoV-2 nelle persone che vivono con HIV.","authors":"Andrea De Vito, E. al.","doi":"10.19198/jha31552","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"In letteratura sono disponibili pochi studi sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini a mRNA nelle persone che vivono con l’infezione da HIV (PWH). Con lo scopo di valutare lo sviluppo di anticorpi per SARS-CoV-2 nelle PWH, dopo la vaccinazione, abbiamo svolto uno studio prospettico, arruolando le PWH che sono state vaccinate tra marzo e luglio 2021. Tutti sono stati vaccnati con BNT162b2 (Cominarty®), due dosi a distanza di 21 giorni. Abbiamo valutato la presenza di anticorpi per SARS-CoV-2 prima della prima dose (T0 e T1) e 12 settimane dopo la seconda dose (T2). Il dosaggio degli anticorpi è stat effettuato con LIAISON® SARS-CoV-2 TrimericS IgG di DiaSorin. In aggiunta, le cellule ematiche sono state esaminate a T0, T1 e T2.Abbiamo incluso 185 PWH, di età mediana 54 anni (interquartile range 46-58; di questi, 52 (28.1%) erano donne. Per quanto riguarda i fattori di rischio, 62 (33.5%) erano stati utilizzatori di droghe endovenose (PWID). Al basale, 21 (11.3%) PWH risultavano aver già avuto un’infezione da SARS-CoV-2, 17 (9.2%) avevano HIV RNA rilevabile. Solo 7 (3.8%) avevano una conta dei CD4 <200 CD4 cells/mm3. 175 (94.6%) PWH hanno sviluppato IgG dopo la prima dose, e 184 (99.5%) dopo la seconda. Lo sviluppo di IgG era più alto nelle persone con precedente infezione da SARS-CoV-2, mentre era più basso nelle PWID, nei fumatori, nelle persone con basso nadir dei CD4, e in chi aveva HIV RNA rilevabile. 127 (68.6%) e 146 (78.9%) PWH hanno riportato eventi avversi dopo la prima e la seconda dose, rispettivamente, con una prevalenza più alta tra chi aveva avuto una precedente infezione da SARS-CoV-2 (95% vs 76.8%, p<0.001).A tre mesi dalla seconda dose del vaccino anti-SARS-CoV-2, 99.5% delle PWH avevano IgG rilevabili, suggerendo che le due dosi di vaccino, somministrate a distanza di 21 giorni sono critiche per ottenere tassi ottimali di seroconversione nelle PWH.","PeriodicalId":14857,"journal":{"name":"JHA - Journal of HIV and Ageing","volume":"1 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"JHA - Journal of HIV and Ageing","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.19198/jha31552","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
In letteratura sono disponibili pochi studi sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini a mRNA nelle persone che vivono con l’infezione da HIV (PWH). Con lo scopo di valutare lo sviluppo di anticorpi per SARS-CoV-2 nelle PWH, dopo la vaccinazione, abbiamo svolto uno studio prospettico, arruolando le PWH che sono state vaccinate tra marzo e luglio 2021. Tutti sono stati vaccnati con BNT162b2 (Cominarty®), due dosi a distanza di 21 giorni. Abbiamo valutato la presenza di anticorpi per SARS-CoV-2 prima della prima dose (T0 e T1) e 12 settimane dopo la seconda dose (T2). Il dosaggio degli anticorpi è stat effettuato con LIAISON® SARS-CoV-2 TrimericS IgG di DiaSorin. In aggiunta, le cellule ematiche sono state esaminate a T0, T1 e T2.Abbiamo incluso 185 PWH, di età mediana 54 anni (interquartile range 46-58; di questi, 52 (28.1%) erano donne. Per quanto riguarda i fattori di rischio, 62 (33.5%) erano stati utilizzatori di droghe endovenose (PWID). Al basale, 21 (11.3%) PWH risultavano aver già avuto un’infezione da SARS-CoV-2, 17 (9.2%) avevano HIV RNA rilevabile. Solo 7 (3.8%) avevano una conta dei CD4 <200 CD4 cells/mm3. 175 (94.6%) PWH hanno sviluppato IgG dopo la prima dose, e 184 (99.5%) dopo la seconda. Lo sviluppo di IgG era più alto nelle persone con precedente infezione da SARS-CoV-2, mentre era più basso nelle PWID, nei fumatori, nelle persone con basso nadir dei CD4, e in chi aveva HIV RNA rilevabile. 127 (68.6%) e 146 (78.9%) PWH hanno riportato eventi avversi dopo la prima e la seconda dose, rispettivamente, con una prevalenza più alta tra chi aveva avuto una precedente infezione da SARS-CoV-2 (95% vs 76.8%, p<0.001).A tre mesi dalla seconda dose del vaccino anti-SARS-CoV-2, 99.5% delle PWH avevano IgG rilevabili, suggerendo che le due dosi di vaccino, somministrate a distanza di 21 giorni sono critiche per ottenere tassi ottimali di seroconversione nelle PWH.