C. Guidon (Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier)
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Abstract
La gestione anestetica di un paziente coronarico per chirurgia non cardiaca è stata oggetto di numerose raccomandazioni e si basa sulla fisiopatologia dell’ischemia miocardica perioperatoria. Ciò impone, ancora di più che in ogni altro paziente, una valutazione preoperatoria che permetta di quantificare il rischio legato al paziente che si confronta con quello relativo alla chirurgia prevista. La consultazione con il cardiologo e il chirurgo consente di indicare al meglio gli esami complementari e di adattare il trattamento della patologia cardiaca nel perioperatorio. Le fasi intra- e postoperatorie devono essere contrassegnate dalla preoccupazione di un equilibrio tra apporti ed esigenze del miocardio. La stabilità emodinamica e, particolarmente, il trattamento precoce degli episodi ipotensivi, basandosi su un monitoraggio appropriato, sono una componente importante di questo equilibrio. Per i pazienti ad alto rischio, un monitoraggio postoperatorio continuo e la precoce individuazione dell’ischemia miocardica sono le condizioni per ottenere una morbilità e una mortalità più basse.