Concetta Ferrantino, Maria Tiso, Iolanda Sara Iannotta
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Abstract
This paper proposes a critical reflection about the need of transforming school into an inclusive environment, to promote personal enhancement and to enrich the collegial, social and cultural dimension. A short theoretical excursus, aimed at defining an open and autopoietic school system (Maturana & Valera, 1985), preempts a description of the different tools used to design and evaluate an inclusive school. The purpose is to consider the impact that these instruments could have in terms of policies, practices and inclusive cultures (Booth & Ainscow, 2002). The authors believe that inclusion is not a set of policies and practices, but a mental space, able to establish a culture shared by the different stakeholders of the school community.
Una sfida culturale: rinnovare lo spazio mentale per una scuola inclusiva.
Il contributo propone una riflessione critica di carattere espositivo rispetto all’urgenza di trasformare la scuola in un ambiente inclusivo, al fine di promuovere la valorizzazione personale e arricchire la dimensione collegiale, sociale e culturale. Dopo un breve excursus teorico, finalizzato alla definizione di un sistema formativo aperto e autopoietico (Maturana & Valera, 1985), sono presentati i diversi strumenti utili alla progettazione e valutazione di una scuola inclusiva. Scopo della riflessione è considerare l’impatto che questi strumenti sono in grado di determinare in termini di politiche, prassi e culture inclusive (Booth & Ainscow, 2002). Il presupposto alla base della riflessione degli autori è considerare l’inclusione non soltanto un insieme di politiche e pratiche, ma soprattutto uno spazio mentale, in grado di determinare una cultura diffusa e condivisa dai diversi stakeholder della comunità scolastica.