{"title":"Mozart a Parigi : 'Les Mystères d’Isis'. Opera in quattro atti (1801)","authors":"Alessandro Decadi","doi":"10.54103/2465-0137/18714","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Les mystères d’Isis è una tra le opere più controverse della storia della musica occidentale. Essa, seppur molto famosa nel periodo ottocentesco francese e soprattutto parigino, oggi è pressoché dimenticata dai più. In ambiente musicologico italiano è poco studiata e manca della letteratura al riguardo. Nata dall’adattamento de Il flauto magico mozartiano, vede la luce nel 1801, dopo due anni di gestazione. Nasce dalla collaborazione tra Ludwig Wenzel Lachnith (1746-1820), che arrangia la musica, ed Étienne Morel de Chédeville (1751-1814). L’adattamento delle opere, soprattutto straniere, è prassi nel teatro ottocentesco, ma questa volta accade qualcosa in più. Mentre il libretto è totalmente riscritto, la musica viene in parte modificata dall’opera originale ed aggiunte arie dal Don Giovanni e dalla Clemenza di Tito. Il risultato fu un’opera che suscitò il favore del pubblico per quanto atteneva alla musica, alla scenografia ed ai balletti ma critiche fortissime relativamente il libretto. Nonostante le critiche testuali essa ebbe oltre 120 rappresentazioni parigine permettendo al vasto pubblico di far conoscere Mozart come operista. Mozart in effetti era stato a Parigi nel 1778 senza raggiungere grandi traguardi. Seppur dette luogo alla divulgazione ed all’apprezzamento delle capacità mozartiane, essa ebbe un punto critico: la versione originale de Il flauto magico non apparì a Parigi prima del 1865 ed in lingua francese. Questo significò da una parte il successo di Mozart compositore ma dall’altro testimoniò una difficile permeazione dell’opera originale in Francia per un lungo periodo dalla morte del musicista.","PeriodicalId":38033,"journal":{"name":"De Musica Disserenda","volume":"68 1","pages":""},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-06-23","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"De Musica Disserenda","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.54103/2465-0137/18714","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"Q4","JCRName":"Arts and Humanities","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Les mystères d’Isis è una tra le opere più controverse della storia della musica occidentale. Essa, seppur molto famosa nel periodo ottocentesco francese e soprattutto parigino, oggi è pressoché dimenticata dai più. In ambiente musicologico italiano è poco studiata e manca della letteratura al riguardo. Nata dall’adattamento de Il flauto magico mozartiano, vede la luce nel 1801, dopo due anni di gestazione. Nasce dalla collaborazione tra Ludwig Wenzel Lachnith (1746-1820), che arrangia la musica, ed Étienne Morel de Chédeville (1751-1814). L’adattamento delle opere, soprattutto straniere, è prassi nel teatro ottocentesco, ma questa volta accade qualcosa in più. Mentre il libretto è totalmente riscritto, la musica viene in parte modificata dall’opera originale ed aggiunte arie dal Don Giovanni e dalla Clemenza di Tito. Il risultato fu un’opera che suscitò il favore del pubblico per quanto atteneva alla musica, alla scenografia ed ai balletti ma critiche fortissime relativamente il libretto. Nonostante le critiche testuali essa ebbe oltre 120 rappresentazioni parigine permettendo al vasto pubblico di far conoscere Mozart come operista. Mozart in effetti era stato a Parigi nel 1778 senza raggiungere grandi traguardi. Seppur dette luogo alla divulgazione ed all’apprezzamento delle capacità mozartiane, essa ebbe un punto critico: la versione originale de Il flauto magico non apparì a Parigi prima del 1865 ed in lingua francese. Questo significò da una parte il successo di Mozart compositore ma dall’altro testimoniò una difficile permeazione dell’opera originale in Francia per un lungo periodo dalla morte del musicista.
期刊介绍:
De musica disserenda is an international journal of musical scholarship. It is published by the Institute of Musicology ZRC SAZU (Scientific Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts) at the ZRC Publishing (Založba ZRC). The journal is publishing musicological as well as interdisciplinary articles regarding music, with a special attention given to the texts on history of music on the territory of today’s Slovenia in wider European context. Individual issues of the journal with various dissertations are published twice a year, while thematic double issues are published at the end an individual year. The articles are published in Slovenian, English, German, French or Italian languages, with keywords and abstracts in English and Slovenian. A longer summary in Slovenian or English is given at the end of each article.