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Abstract
Il contributo si interroga se alcune forme di proprietà agraria contemplino un diritto ad essere inclusi. Tradizionalmente il diritto di proprietà è associato allo jus excludendi; la possibilità di un diritto ad essere inclusi è, al contrario, poco consi-derata. Dopo aver analizzato il ruolo dello jus excludendi, sottolineando come la dottrina agraristica abbia contribuito significativamente ad individuarne i limiti, il contributo introduce il diritto ad essere inclusi, distinguendo tra una versione debo-le e una forte. Mentre la prima si risolve in una semplice riproposizione del discorso sui limiti della proprietà, la seconda, prevedendo la possibilità che terzi abbiano il diritto di divenire co-titolari di una risorsa altrui, ha carattere maggiormente in-novativo. La proprietà agraria contempla alcuni casi in cui esiste un diritto ad esse-re inclusi in senso forte. In particolare, il contributo offre due esempi: le proprietà collettive agrarie e la disciplina di Dop e Igp. In entrambi le ipotesi, l'analisi indica come la versione forte del diritto ad essere inclusi sia giustificata in ragione della centralità del territorio e di esigenze di cooperazione.