{"title":"Stenosi laringotracheali nei bambini: trattamento chirurgico tramite accesso esterno","authors":"A. Maltezeanu , P. Fayoux , B. Thierry","doi":"10.1016/S1292-3036(22)46732-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La gestione della stenosi laringotracheali si è evoluta considerevolmente negli ultimi due decenni. Il trattamento chirurgico può essere eseguito per via endoscopica o esterna a seconda della natura e dell’estensione della stenosi. L’indicazione richiede una valutazione precisa della stenosi, ma anche delle patologie associate, in particolare in contesti sindromici o di disturbi neurologici associati. In questo capitolo verranno discussi solo i trattamenti chirurgici esterni. Si basano su due principi differenti, o allargamento o resezione della stenosi. Le tecniche di ingrandimento della laringoplastica consistono nell’inserimento di un innesto di cartilagine dopo sezione anteriore e/o posteriore della cartilagine cricoide. Al contrario, la resezione cricotracheale permette di rimuovere il tessuto stenotico preservando l’arco posteriore della cricoide e mediante resezione che anastomizza la trachea su quest’ultima e sulla cartilagine tiroide. Le stenosi tracheali possono essere trattate, secondo lo stesso principio, mediante resezione-anastomosi quando sono limitate in altezza oppure mediante tracheoplastica per scivolamento nelle forme estese. In tutti i casi, l’esecuzione di queste tecniche rimane complessa e richiede un ambiente rianimatorio e chirurgico pediatrico esperto. I risultati sono generalmente soddisfacenti ma restano legati all’esperienza del chirurgo.</p></div>","PeriodicalId":100453,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","volume":"26 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-07-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1292303622467320","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La gestione della stenosi laringotracheali si è evoluta considerevolmente negli ultimi due decenni. Il trattamento chirurgico può essere eseguito per via endoscopica o esterna a seconda della natura e dell’estensione della stenosi. L’indicazione richiede una valutazione precisa della stenosi, ma anche delle patologie associate, in particolare in contesti sindromici o di disturbi neurologici associati. In questo capitolo verranno discussi solo i trattamenti chirurgici esterni. Si basano su due principi differenti, o allargamento o resezione della stenosi. Le tecniche di ingrandimento della laringoplastica consistono nell’inserimento di un innesto di cartilagine dopo sezione anteriore e/o posteriore della cartilagine cricoide. Al contrario, la resezione cricotracheale permette di rimuovere il tessuto stenotico preservando l’arco posteriore della cricoide e mediante resezione che anastomizza la trachea su quest’ultima e sulla cartilagine tiroide. Le stenosi tracheali possono essere trattate, secondo lo stesso principio, mediante resezione-anastomosi quando sono limitate in altezza oppure mediante tracheoplastica per scivolamento nelle forme estese. In tutti i casi, l’esecuzione di queste tecniche rimane complessa e richiede un ambiente rianimatorio e chirurgico pediatrico esperto. I risultati sono generalmente soddisfacenti ma restano legati all’esperienza del chirurgo.