{"title":"Gestione delle bronchioliti acute nel neonato","authors":"C. Milési (Docteur), J. Baleine, G. Cambonie","doi":"10.1016/S1634-7358(22)46913-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La bronchiolite è una patologia virale frequente nei neonati. La sua diagnosi è essenzialmente clinica. Può manifestarsi come distress respiratorio, dipendenza da ossigeno, apnea e disturbi alimentari. Alcune forme gravi richiedono il ricovero in ospedale. I criteri di ricovero sono ben codificati. La terapia si è evoluta molto in questi ultimi 20 anni. Nelle forme lievi, si riduce a un monitoraggio e a una disostruzione rinofaringea frequente e delicata. Nelle forme gravi, può essere proposto un supporto ventilatorio come una <em>continuous positive airway pressure</em> (CPAP) o degli occhiali ad alto flusso per ridurre il lavoro respiratorio e prevenire l’esaurimento dei bambini. La sua evoluzione è buona, di regola, da 1 a 2 settimane. In un certo numero di casi può ripresentarsi. Dopo tre episodi nello stesso bambino, si parla di “asma neonatale”. La gestione è simile a quella dell’asma.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"24 3","pages":"Pages 1-5"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735822469130","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La bronchiolite è una patologia virale frequente nei neonati. La sua diagnosi è essenzialmente clinica. Può manifestarsi come distress respiratorio, dipendenza da ossigeno, apnea e disturbi alimentari. Alcune forme gravi richiedono il ricovero in ospedale. I criteri di ricovero sono ben codificati. La terapia si è evoluta molto in questi ultimi 20 anni. Nelle forme lievi, si riduce a un monitoraggio e a una disostruzione rinofaringea frequente e delicata. Nelle forme gravi, può essere proposto un supporto ventilatorio come una continuous positive airway pressure (CPAP) o degli occhiali ad alto flusso per ridurre il lavoro respiratorio e prevenire l’esaurimento dei bambini. La sua evoluzione è buona, di regola, da 1 a 2 settimane. In un certo numero di casi può ripresentarsi. Dopo tre episodi nello stesso bambino, si parla di “asma neonatale”. La gestione è simile a quella dell’asma.