R. Jouffroy (Praticien hospitalier), B. Vivien (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Traumi toracici: strategia diagnostica e terapeutica","authors":"R. Jouffroy (Praticien hospitalier), B. Vivien (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0771(21)45996-7","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le principali cause di trauma toracico, aperto o chiuso, sono rappresentate in Francia dagli incidenti stradali e dalle cadute da grandi altezze e si integrano generalmente nel contesto di politraumi. Il coinvolgimento del torace durante un meccanismo di decelerazione improvvisa è soprattutto causa di lesioni di tipo traumatico chiuso: contusione di organi solidi e rottura di organi cavi. I criteri clinici di gravità in un paziente con trauma toracico sono: distress respiratorio acuto e/o sofferenza circolatoria ed esistenza di più di due fratture costali, nonché elementi legati alle condizioni del paziente. Il primo trattamento in un paziente cosciente è un’analgesia efficace il più precocemente possibile per migliorare i parametri ventilatori. La titolazione della morfina rimane la modalità analgesica di riferimento nel dolore severo. Una sedazione con ketamina può essere necessaria in caso di mobilizzazione dolorosa del paziente o prima di eseguire una procedura invasiva (riduzione di lussazione, ecc.). La valutazione della lesione toracica al momento del ricovero prevede una radiografia del torace e/o un’ecografia pleuropolmonare, che consentono in particolare di stabilire se sia necessario un drenaggio urgente. L’esame tomodensitometrico con iniezione di mezzo di contrasto è l’esame standard per la diagnosi delle lesioni toraciche e in particolare delle lesioni aortiche. La toracotomia emostatica è indicata in un paziente in shock emorragico dovuto a un emotorace persistente e attivo nonostante l’attuazione di un drenaggio toracico. La via d’ingresso sarà anterolaterale, destra o sinistra, a seconda della sede dell’emotorace. La combinazione di ventilazione non invasiva e di analgesia locoregionale è considerata una strategia terapeutica ottimale nel paziente cosciente. Il posizionamento di uno stent in radiologia interventistica è il trattamento di prima linea per le rotture traumatiche dell’aorta.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"27 1","pages":"Pages 1-16"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-02-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077121459967","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le principali cause di trauma toracico, aperto o chiuso, sono rappresentate in Francia dagli incidenti stradali e dalle cadute da grandi altezze e si integrano generalmente nel contesto di politraumi. Il coinvolgimento del torace durante un meccanismo di decelerazione improvvisa è soprattutto causa di lesioni di tipo traumatico chiuso: contusione di organi solidi e rottura di organi cavi. I criteri clinici di gravità in un paziente con trauma toracico sono: distress respiratorio acuto e/o sofferenza circolatoria ed esistenza di più di due fratture costali, nonché elementi legati alle condizioni del paziente. Il primo trattamento in un paziente cosciente è un’analgesia efficace il più precocemente possibile per migliorare i parametri ventilatori. La titolazione della morfina rimane la modalità analgesica di riferimento nel dolore severo. Una sedazione con ketamina può essere necessaria in caso di mobilizzazione dolorosa del paziente o prima di eseguire una procedura invasiva (riduzione di lussazione, ecc.). La valutazione della lesione toracica al momento del ricovero prevede una radiografia del torace e/o un’ecografia pleuropolmonare, che consentono in particolare di stabilire se sia necessario un drenaggio urgente. L’esame tomodensitometrico con iniezione di mezzo di contrasto è l’esame standard per la diagnosi delle lesioni toraciche e in particolare delle lesioni aortiche. La toracotomia emostatica è indicata in un paziente in shock emorragico dovuto a un emotorace persistente e attivo nonostante l’attuazione di un drenaggio toracico. La via d’ingresso sarà anterolaterale, destra o sinistra, a seconda della sede dell’emotorace. La combinazione di ventilazione non invasiva e di analgesia locoregionale è considerata una strategia terapeutica ottimale nel paziente cosciente. Il posizionamento di uno stent in radiologia interventistica è il trattamento di prima linea per le rotture traumatiche dell’aorta.