C. Gourbeix , F. Lemoyne de Forges , A. Cornet , M. Bisch , A. Debelmas , C. Bertolus , V. Degos
{"title":"Anestesia per chirurgia oncologica oto-rino-laringoiatrica e maxillofacciale","authors":"C. Gourbeix , F. Lemoyne de Forges , A. Cornet , M. Bisch , A. Debelmas , C. Bertolus , V. Degos","doi":"10.1016/S1283-0771(20)44496-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La chirurgia oncologica oto-rino-laringoiatrica (ORL) e maxillofacciale riguarda principalmente i tumori delle vie aerodigestive superiori. Si tratta, generalmente, di procedure importanti, per via del loro carattere lungo e demolitivo. Dal momento che i fattori di rischio di questi tumori sono, in primo luogo, le intossicazioni etilica e da tabacco, i pazienti candidati a questo tipo di intervento chirurgico sono spesso portatori di patologie cardiovascolari e respiratorie, nonché di denutrizione derivante dal processo tumorale. La valutazione preoperatoria di questi pazienti è, dunque, una fase essenziale della gestione e deve essere multidisciplinare. Si concentra sull’attuazione di misure di preabilitazione per migliorare la prognosi dei pazienti, in particolare attraverso la correzione di eventuali denutrizione o anemia. La gestione delle vie aeree è la principale difficoltà che l’anestesista può incontrare in sala operatoria per questa tipologia di pazienti. La videolaringoscopia si rivela utile nelle situazioni in cui le vie aeree siano di accesso difficile. L’intubazione vigile sotto fibroscopia è una tecnica alternativa, che deve essere ben padroneggiata da qualsiasi anestesista in ORL e chirurgia maxillofacciale. Gli elementi essenziali della gestione intraoperatoria sono la profilassi antibiotica, l’ottimizzazione emodinamica, la gestione del sanguinamento chirurgico e la prevenzione dell’ipotermia. La gestione postoperatoria deve, generalmente, essere effettuata in un reparto di cure continue, al fine di monitorare, da un lato, le complicanze mediche (infezione respiratoria, scompenso delle patologie sottostanti, sindrome da astinenza, malattia tromboembolica) e, dall’altro, le complicanze chirurgiche (infezione e sanguinamento del sito chirurgico, ostruzione delle vie aeree, disfunzione vascolare dei lembi). Pertanto, le frequenti comorbilità, le difficoltà di accesso alle vie aeree, la molteplicità delle procedure e l’alto tasso di complicanze postoperatorie richiedono, in questo ambito, una stretta collaborazione tra le equipe di anestesia e di chirurgia.</p></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"26 1","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2021-01-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0771(20)44496-2","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077120444962","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La chirurgia oncologica oto-rino-laringoiatrica (ORL) e maxillofacciale riguarda principalmente i tumori delle vie aerodigestive superiori. Si tratta, generalmente, di procedure importanti, per via del loro carattere lungo e demolitivo. Dal momento che i fattori di rischio di questi tumori sono, in primo luogo, le intossicazioni etilica e da tabacco, i pazienti candidati a questo tipo di intervento chirurgico sono spesso portatori di patologie cardiovascolari e respiratorie, nonché di denutrizione derivante dal processo tumorale. La valutazione preoperatoria di questi pazienti è, dunque, una fase essenziale della gestione e deve essere multidisciplinare. Si concentra sull’attuazione di misure di preabilitazione per migliorare la prognosi dei pazienti, in particolare attraverso la correzione di eventuali denutrizione o anemia. La gestione delle vie aeree è la principale difficoltà che l’anestesista può incontrare in sala operatoria per questa tipologia di pazienti. La videolaringoscopia si rivela utile nelle situazioni in cui le vie aeree siano di accesso difficile. L’intubazione vigile sotto fibroscopia è una tecnica alternativa, che deve essere ben padroneggiata da qualsiasi anestesista in ORL e chirurgia maxillofacciale. Gli elementi essenziali della gestione intraoperatoria sono la profilassi antibiotica, l’ottimizzazione emodinamica, la gestione del sanguinamento chirurgico e la prevenzione dell’ipotermia. La gestione postoperatoria deve, generalmente, essere effettuata in un reparto di cure continue, al fine di monitorare, da un lato, le complicanze mediche (infezione respiratoria, scompenso delle patologie sottostanti, sindrome da astinenza, malattia tromboembolica) e, dall’altro, le complicanze chirurgiche (infezione e sanguinamento del sito chirurgico, ostruzione delle vie aeree, disfunzione vascolare dei lembi). Pertanto, le frequenti comorbilità, le difficoltà di accesso alle vie aeree, la molteplicità delle procedure e l’alto tasso di complicanze postoperatorie richiedono, in questo ambito, una stretta collaborazione tra le equipe di anestesia e di chirurgia.