J.-L. Wémeau (Professeur émérite) , C. Bauters (Praticien hospitalier) , C. do Cao (Praticien hospitalier) , M. Ladsous (Praticien hospitalier) , E. Proust (Ancien CCA)
{"title":"Gozzo","authors":"J.-L. Wémeau (Professeur émérite) , C. Bauters (Praticien hospitalier) , C. do Cao (Praticien hospitalier) , M. Ladsous (Praticien hospitalier) , E. Proust (Ancien CCA)","doi":"10.1016/S1634-7358(22)46914-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Situazione frequente osservata in oltre il 10% della popolazione adulta, la caratterizzazione di un’ipertrofia tiroidea risponde a un approccio rigoroso. L’indagine clinica è generalmente sufficiente per la conferma di un gozzo e fornisce solidi argomenti a favore dell’orientamento eziologico, della valutazione del suo impatto e dell’urgenza della cura. È necessariamente completata in primo luogo dalla misurazione del tasso di <em>thyroid stimulating hormone</em> (TSH) che condiziona l’indagine eziologica. L’ecografia è preziosa per la quantificazione del volume del gozzo, la valutazione o il rilevamento di formazioni nodulari (alcune delle quali sono suscettibili di puntura con ago sottile per lo studio citologico) e la ricerca della causa. Altre indagini contribuiscono all’affermazione della natura del gozzo (dosaggio anticorpale, scintigrafia) o alla sua valutazione preoperatoria (esame oto-rino-laringoiatrico [ORL], tomografia computerizzata [TC], risonanza magnetica [RM]) se questa sembra desiderabile o necessaria.</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"24 3","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735822469142","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Situazione frequente osservata in oltre il 10% della popolazione adulta, la caratterizzazione di un’ipertrofia tiroidea risponde a un approccio rigoroso. L’indagine clinica è generalmente sufficiente per la conferma di un gozzo e fornisce solidi argomenti a favore dell’orientamento eziologico, della valutazione del suo impatto e dell’urgenza della cura. È necessariamente completata in primo luogo dalla misurazione del tasso di thyroid stimulating hormone (TSH) che condiziona l’indagine eziologica. L’ecografia è preziosa per la quantificazione del volume del gozzo, la valutazione o il rilevamento di formazioni nodulari (alcune delle quali sono suscettibili di puntura con ago sottile per lo studio citologico) e la ricerca della causa. Altre indagini contribuiscono all’affermazione della natura del gozzo (dosaggio anticorpale, scintigrafia) o alla sua valutazione preoperatoria (esame oto-rino-laringoiatrico [ORL], tomografia computerizzata [TC], risonanza magnetica [RM]) se questa sembra desiderabile o necessaria.