M. Daval (Chef de clinique-assistante des hôpitaux de Paris), J.-B. Charrier (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
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Abstract
La gestione dei traumi facciali è, in genere, pluridisciplinare (urgentisti, rianimatori, otorinolaringoiatri, chirurghi maxillofacciali, oftalmologi, neurochirurghi, odontoiatri). Una volta considerati i rischi vitali (respiratori ed emorragici), un bilancio iniziale delle lesioni deve permettere una gerarchizzazione e un planning terapeutico accorto. Il trattamento deve prendere in considerazione il contesto clinico generale così come le conseguenze funzionali ed estetiche, immediate e differite, generate dalla frattura o dalle fratture. La gestione dei traumi facciali è notevolmente progredita dai suoi inizi e, in particolare, in questi ultimi decenni, in virtù dei progressi realizzati nella diagnostica per immagini e nel materiale di osteosintesi. Essa non è, tuttavia, univoca. Sono esposti successivamente, in questo articolo, il trattamento delle ferite e, quindi, quello delle fratture del volto, prendendo in considerazione le vie d’accesso, il materiale di osteosintesi e, infine, l’atteggiamento specifico in funzione del tipo di frattura secondo il piano interessato.