{"title":"Rinofaringiti del bambino","authors":"S. Pondaven Letourmy (Praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1639-870X(22)46873-5","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La rinofaringite designa un’infiammazione acuta delle vie aeree superiori di origine virale. È molto frequente nel bambino piccolo e costituisce un problema medicoeconomico legato alle numerose visite mediche provocate. I segni usuali sono ostruzione nasale, rinorrea, starnuti, dolore faringeo e tosse. Il termine rinofaringite è specificamente francese. Gli autori anglosassoni parlano di raffreddore (common cold) o di infezione delle vie respiratorie superiori (upper respiratory tract infection [URTI]). La diagnosi è clinica e non richiede alcun esame complementare. L’evoluzione spontanea è generalmente rapida e non complicata. Il carattere iterativo delle rinofaringiti a partire dall’età di 6 mesi riflette il fisiologico processo di maturazione del sistema immunitario. Il trattamento è sintomatico, si basa sull’uso di analgesici e antipiretici nel caso febbre ed è associato al lavaggio delle cavità nasali con soluzione fisiologica iso- o ipertonica. Quando le rinofaringiti sono ricorrenti e invalidanti, i fattori favorenti devono essere ricercati e, se possibile, eradicati. Le complicanze delle rinofaringiti sono infettive, rappresentate essenzialmente da otiti e rinosinusiti, e respiratorie ostruttive (esacerbazione di un asma). L’adenoidectomia non è indicata in assenza di complicanze.</p></div>","PeriodicalId":100439,"journal":{"name":"EMC - Otorinolaringoiatria","volume":"21 3","pages":"Pages 1-13"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Otorinolaringoiatria","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1639870X22468735","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La rinofaringite designa un’infiammazione acuta delle vie aeree superiori di origine virale. È molto frequente nel bambino piccolo e costituisce un problema medicoeconomico legato alle numerose visite mediche provocate. I segni usuali sono ostruzione nasale, rinorrea, starnuti, dolore faringeo e tosse. Il termine rinofaringite è specificamente francese. Gli autori anglosassoni parlano di raffreddore (common cold) o di infezione delle vie respiratorie superiori (upper respiratory tract infection [URTI]). La diagnosi è clinica e non richiede alcun esame complementare. L’evoluzione spontanea è generalmente rapida e non complicata. Il carattere iterativo delle rinofaringiti a partire dall’età di 6 mesi riflette il fisiologico processo di maturazione del sistema immunitario. Il trattamento è sintomatico, si basa sull’uso di analgesici e antipiretici nel caso febbre ed è associato al lavaggio delle cavità nasali con soluzione fisiologica iso- o ipertonica. Quando le rinofaringiti sono ricorrenti e invalidanti, i fattori favorenti devono essere ricercati e, se possibile, eradicati. Le complicanze delle rinofaringiti sono infettive, rappresentate essenzialmente da otiti e rinosinusiti, e respiratorie ostruttive (esacerbazione di un asma). L’adenoidectomia non è indicata in assenza di complicanze.