{"title":"Nota a Teopompo FGrHist 115 F 90: Cimone δωροδόκος","authors":"G. Vanotti","doi":"10.13135/2039-4985/4183","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"In un passo della Contra Iulianum San Cirillo, vescovo di Alessandria d’Egitto, riporta un passo dello storico Teopompo di Chio, in cui si discute della dorodokia di cui fu accusato Cimone verso la fine degli anni Sessanta del V secolo. Il passo costituisce il frammento 90 di Teopompo nella raccolta di Felix Jacoby (FGrHist 115 F 90). Questo contributo intende esaminare tale testimonianza, inquadrandola nel contesto dell’opera di San Cirillo e, in particolare, del ritratto che egli tratteggia di Cimone, per verificarne la corretta attribuzione a Teopompo e l’attendibilita delle informazioni in essa riportate; nel contempo intende esaminare il giudizio espresso dalle restanti fonti antiche sulle accuse di corruzione mosse a Cimone, mettendolo a confronto con quello teopompeo.","PeriodicalId":30377,"journal":{"name":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","volume":"501 1","pages":"451-470"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2019-12-31","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Historika Studi di Storia Greca e Romana","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.13135/2039-4985/4183","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
In un passo della Contra Iulianum San Cirillo, vescovo di Alessandria d’Egitto, riporta un passo dello storico Teopompo di Chio, in cui si discute della dorodokia di cui fu accusato Cimone verso la fine degli anni Sessanta del V secolo. Il passo costituisce il frammento 90 di Teopompo nella raccolta di Felix Jacoby (FGrHist 115 F 90). Questo contributo intende esaminare tale testimonianza, inquadrandola nel contesto dell’opera di San Cirillo e, in particolare, del ritratto che egli tratteggia di Cimone, per verificarne la corretta attribuzione a Teopompo e l’attendibilita delle informazioni in essa riportate; nel contempo intende esaminare il giudizio espresso dalle restanti fonti antiche sulle accuse di corruzione mosse a Cimone, mettendolo a confronto con quello teopompeo.