S. Bonvalot , D. Tzanis , T. Bouhadiba , L. Marsaoui , E. Caignard , P. Meeus , E. Stoekle
{"title":"Gestione chirurgica dei sarcomi addominali","authors":"S. Bonvalot , D. Tzanis , T. Bouhadiba , L. Marsaoui , E. Caignard , P. Meeus , E. Stoekle","doi":"10.1016/S1283-0798(20)43334-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>I sarcomi addominali comprendono i sarcomi dei tessuti molli retro- o subperitoneali e parietali e i sarcomi viscerali. Per i sarcomi dei tessuti molli della parete o del retroperitoneo, deve essere eseguita una biopsia percutanea con un ago di 16 gauge (G) per confermare la diagnosi e specificare il sottotipo istologico. La biopsia chirurgica deve essere vietata perché espone a una diffusione peritoneale. La chirurgia dei sarcomi retroperitoneali (SRP) consiste, il più delle volte, in un’exeresi compartimentale che coinvolge tumore, rene, colon e aponeurosi muscolari adiacenti. Non bisogna prendere una decisione sull’estensione dell’intervento chirurgico sulla base di un esame estemporaneo, soggetto a un elevato rischio di errori. La chirurgia effettuata in un centro specializzato ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza globale dei SRP. Per i sarcomi viscerali, la biopsia viene eseguita quando l’intervento chirurgico o la strategia terapeutica possono essere modificati in base all’istologia. La chirurgia consiste in un’asportazione d’organo o nella resezione segmentaria dell’organo in questione. Il criterio comune di qualità per il trattamento dei sarcomi addominali è la resezione monoblocco con margini sani sull’area più ampia. La dissecazione linfonodale non viene eseguita sistematicamente. La strategia terapeutica deve essere decisa in una riunione di consultazione pluridisciplinare (RCP) specialistica.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"26 1","pages":"Pages 1-11"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0798(20)43334-0","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283079820433340","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
I sarcomi addominali comprendono i sarcomi dei tessuti molli retro- o subperitoneali e parietali e i sarcomi viscerali. Per i sarcomi dei tessuti molli della parete o del retroperitoneo, deve essere eseguita una biopsia percutanea con un ago di 16 gauge (G) per confermare la diagnosi e specificare il sottotipo istologico. La biopsia chirurgica deve essere vietata perché espone a una diffusione peritoneale. La chirurgia dei sarcomi retroperitoneali (SRP) consiste, il più delle volte, in un’exeresi compartimentale che coinvolge tumore, rene, colon e aponeurosi muscolari adiacenti. Non bisogna prendere una decisione sull’estensione dell’intervento chirurgico sulla base di un esame estemporaneo, soggetto a un elevato rischio di errori. La chirurgia effettuata in un centro specializzato ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza globale dei SRP. Per i sarcomi viscerali, la biopsia viene eseguita quando l’intervento chirurgico o la strategia terapeutica possono essere modificati in base all’istologia. La chirurgia consiste in un’asportazione d’organo o nella resezione segmentaria dell’organo in questione. Il criterio comune di qualità per il trattamento dei sarcomi addominali è la resezione monoblocco con margini sani sull’area più ampia. La dissecazione linfonodale non viene eseguita sistematicamente. La strategia terapeutica deve essere decisa in una riunione di consultazione pluridisciplinare (RCP) specialistica.