H. Corté (Praticien hospitalier), N. Munoz-Bongrand (Praticien hospitalier), E. Sarfati (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Chirurgia delle milze patologiche","authors":"H. Corté (Praticien hospitalier), N. Munoz-Bongrand (Praticien hospitalier), E. Sarfati (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0798(20)43337-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Con il boom della laparoscopia e il guadagno d’interesse per gli atteggiamenti conservatori, la chirurgia delle milze non traumatiche si è evoluta considerevolmente e le indicazioni della chirurgia mini-invasiva hanno continuato a crescere. Le “piccole milze” sono, ora, preferibilmente operate in laparoscopia. Le principali indicazioni sono le emopatie benigne (porpora trombocitopenica immunologica [PTI], anemia emolitica autoimmune [AEAI], ecc.). Anche le emopatie maligne (linfomi, leucemia linfocitica cronica, sindromi mieloproliferative, ecc.) possono essere gestite mediante laparoscopia, quando non vi è una splenomegalia massiva associata, nel qual caso la laparotomia mantiene, naturalmente, il suo posto. Più recentemente, è stata proposta la chirurgia minimamente invasiva, mediante monotrocar, o robot-assistita, nelle indicazioni per la laparoscopia. Di fronte a un tumore splenico focale, deve, ormai, essere discussa la splenectomia parziale, preferibilmente mediante laparoscopia. Le diverse tecniche, i risultati, le complicanze e le sequele operatorie delle splenectomie sono qui esposte. Descriviamo in dettaglio le tecniche e i tempi operatori specifici della splenectomia totale o parziale, mediante laparoscopia o laparotomia.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"26 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2020-03-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1016/S1283-0798(20)43337-6","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283079820433376","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Con il boom della laparoscopia e il guadagno d’interesse per gli atteggiamenti conservatori, la chirurgia delle milze non traumatiche si è evoluta considerevolmente e le indicazioni della chirurgia mini-invasiva hanno continuato a crescere. Le “piccole milze” sono, ora, preferibilmente operate in laparoscopia. Le principali indicazioni sono le emopatie benigne (porpora trombocitopenica immunologica [PTI], anemia emolitica autoimmune [AEAI], ecc.). Anche le emopatie maligne (linfomi, leucemia linfocitica cronica, sindromi mieloproliferative, ecc.) possono essere gestite mediante laparoscopia, quando non vi è una splenomegalia massiva associata, nel qual caso la laparotomia mantiene, naturalmente, il suo posto. Più recentemente, è stata proposta la chirurgia minimamente invasiva, mediante monotrocar, o robot-assistita, nelle indicazioni per la laparoscopia. Di fronte a un tumore splenico focale, deve, ormai, essere discussa la splenectomia parziale, preferibilmente mediante laparoscopia. Le diverse tecniche, i risultati, le complicanze e le sequele operatorie delle splenectomie sono qui esposte. Descriviamo in dettaglio le tecniche e i tempi operatori specifici della splenectomia totale o parziale, mediante laparoscopia o laparotomia.