R. Belmonte (Ancien chef de clinique des Universités, chirurgien vasculaire) , I. Lebuhotel (Ancienne cheffe de clinique des Universités, chirurgien vasculaire) , J.-B. Ricco (Professeur des Universités Émérite)
{"title":"Chirurgia delle arterie degli arti inferiori per patologia occlusiva. Indicazioni, tecniche e risultati","authors":"R. Belmonte (Ancien chef de clinique des Universités, chirurgien vasculaire) , I. Lebuhotel (Ancienne cheffe de clinique des Universités, chirurgien vasculaire) , J.-B. Ricco (Professeur des Universités Émérite)","doi":"10.1016/S1283-0801(22)46537-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le rivascolarizzazioni arteriose degli arti inferiori sono qui definite come qualsiasi ricostruzione arteriosa per malattia occlusiva ateromatosa mediante un bypass autogeno, una protesi o una tecnica di endoarteriectomia al di sotto del legamento inguinale. Riguardano spesso pazienti con grave claudicatio, dolori al decubito oppure disturbi trofici. Durante gli ultimi 2 decenni, i progressi nella valutazione, nella selezione dei pazienti e nella realizzazione tecnica dei bypass sottoinguinali hanno permesso di definire un approccio più aggressivo alle ricostruzioni arteriose distali nei pazienti con ischemia cronica severa in cui l’alternativa è un’amputazione estesa.</p></div>","PeriodicalId":100458,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","volume":"27 2","pages":"Pages 1-30"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-05-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Vascolare","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S128308012246537X","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le rivascolarizzazioni arteriose degli arti inferiori sono qui definite come qualsiasi ricostruzione arteriosa per malattia occlusiva ateromatosa mediante un bypass autogeno, una protesi o una tecnica di endoarteriectomia al di sotto del legamento inguinale. Riguardano spesso pazienti con grave claudicatio, dolori al decubito oppure disturbi trofici. Durante gli ultimi 2 decenni, i progressi nella valutazione, nella selezione dei pazienti e nella realizzazione tecnica dei bypass sottoinguinali hanno permesso di definire un approccio più aggressivo alle ricostruzioni arteriose distali nei pazienti con ischemia cronica severa in cui l’alternativa è un’amputazione estesa.