{"title":"Tubercolosi del sistema nervoso centrale","authors":"E. Meppiel , T. de Broucker , V. Joly","doi":"10.1016/S1634-7072(23)48429-2","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>La tubercolosi è una malattia endemica a distribuzione disomogenea nel mondo, la cui incidenza è fortemente correlata alle condizioni socioeconomiche dei paesi e degli individui. Le lesioni neuromeningee sono rare, stimate all’1% di tutti i casi di tubercolosi, ma tra le più gravi, con un aumentato rischio di mortalità e sequele motorie o cognitive. La meningite tubercolare ne è la forma più frequente, evolve il più delle volte verso un quadro di encefalite e può essere complicata da vasculite e idrocefalo. Le altre forme di coinvolgimento del sistema nervoso centrale spesso associate alla meningite tubercolare sono il tubercoloma e l’ascesso tubercolare e la radicolomielopatia tubercolare o meningite spinale. La precocità della diagnosi e la rapidità dell’implementazione del trattamento sono un importante fattore prognostico per la meningite tubercolare. Pertanto, l’accesso alle tecniche di diagnostica per immagini più sensibili, come la risonanza magnetica (RM) cerebrale, e alle tecniche microbiologiche più veloci, come l’amplificazione dell’acido desossiribonucleico (DNA) mediante <em>polymerase chain reaction</em> (PCR) in tempo reale nel liquido cerebrospinale (LCS), è tra gli strumenti più interessanti per migliorare i tempi di trattamento. Tuttavia, la coltura di una quantità sufficiente di LCS e l’esecuzione di prelievi sistematici o mirati da siti extraneurologici sono di primaria importanza per la documentazione microbiologica dei casi e la gestione del trattamento, date l’emergenza e l’attuale diffusione di ceppi multiresistenti. Infine, l’evidenza di un aggravamento paradossale sotto trattamento antitubercolare, più o meno sintomatico dal punto di vista clinico e indicativo di una sindrome da immunoricostituzione, può rivelarsi complessa nella sua gestione, ancora poco codificata. Essa impone di accertarsi del buon controllo dell’infezione o anche di rivalutare la diagnosi iniziale in assenza di documentazione, quindi di adattare il trattamento antinfiammatorio in base alla gravità clinica.</p></div>","PeriodicalId":100434,"journal":{"name":"EMC - Neurologia","volume":"23 4","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-07","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Neurologia","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634707223484292","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
La tubercolosi è una malattia endemica a distribuzione disomogenea nel mondo, la cui incidenza è fortemente correlata alle condizioni socioeconomiche dei paesi e degli individui. Le lesioni neuromeningee sono rare, stimate all’1% di tutti i casi di tubercolosi, ma tra le più gravi, con un aumentato rischio di mortalità e sequele motorie o cognitive. La meningite tubercolare ne è la forma più frequente, evolve il più delle volte verso un quadro di encefalite e può essere complicata da vasculite e idrocefalo. Le altre forme di coinvolgimento del sistema nervoso centrale spesso associate alla meningite tubercolare sono il tubercoloma e l’ascesso tubercolare e la radicolomielopatia tubercolare o meningite spinale. La precocità della diagnosi e la rapidità dell’implementazione del trattamento sono un importante fattore prognostico per la meningite tubercolare. Pertanto, l’accesso alle tecniche di diagnostica per immagini più sensibili, come la risonanza magnetica (RM) cerebrale, e alle tecniche microbiologiche più veloci, come l’amplificazione dell’acido desossiribonucleico (DNA) mediante polymerase chain reaction (PCR) in tempo reale nel liquido cerebrospinale (LCS), è tra gli strumenti più interessanti per migliorare i tempi di trattamento. Tuttavia, la coltura di una quantità sufficiente di LCS e l’esecuzione di prelievi sistematici o mirati da siti extraneurologici sono di primaria importanza per la documentazione microbiologica dei casi e la gestione del trattamento, date l’emergenza e l’attuale diffusione di ceppi multiresistenti. Infine, l’evidenza di un aggravamento paradossale sotto trattamento antitubercolare, più o meno sintomatico dal punto di vista clinico e indicativo di una sindrome da immunoricostituzione, può rivelarsi complessa nella sua gestione, ancora poco codificata. Essa impone di accertarsi del buon controllo dell’infezione o anche di rivalutare la diagnosi iniziale in assenza di documentazione, quindi di adattare il trattamento antinfiammatorio in base alla gravità clinica.