{"title":"How Editors of psychiatric journals perceive their role? A follow-up appraisal seven years after","authors":"M. Tansella","doi":"10.1017/S1121189X0000107X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Nel 2003 EPS ha pubblicato sei Editoriali, scritti dagli Editor di sei riviste di psichiatria, che erano stati invitati a descrivere il loro lavoro e i principali problemi da loro incontrati nel far fronte a vari aspetti del loro compito. Nella mia lettera di invito non avevo fatto domande specifiche. Il mio scopo era semplicemente quello di raccogliere i punti di vista di cinque Editor di riviste internazionali molto diffuse e di grande tradizione, e quello di un Editor di una nuova rivista internazionale, organo ufficiale della World Psychiatric Association, che era uscita a Febbraio dell’anno precedente. Coloro che erano stati invitati erano gli Editor di Acta Psychiatrica Scandinavica (Povl Munk Jorgenesen), di Psychological Medicine (Eugene Paykel), di Psychotherapy and Psychosomatics (Giovanni A. Fava), di Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology (Paul Bebbington) e di World Psychiatry (Mario Maj). Questi sei Editor, che operavano tutti in Europa, potevano verosimilmente essere considerati rappresentativi di una visione europea sul tema in questione. Il titolo della mia presentazione degli Editoriale era Dirigere una rivista di psichiatria in un mondo in cambiamento. Come previsto, in quella presentazione non fu possibile fare confronti tra le diverse opinioni espresse e riassumere in un unico quadro le analisi fatte indipendentemente dai vari Editor. La maggior parte di quelle analisi erano ovviamente descrittive, dedicate ad aspetti diversi: come fare e come far circolare una rivista, come perseguire l’eccellenza e migliorare l’Impact Factor, se scegliere tra una revisione degli articoli in aperto o in cieco, il probabile passaggio, nel futuro prossimo, a versioni on line delle riviste, il problema del conflitto di interesse e della credibilità delle riviste di medicina, le difficoltà nel mediare le relazioni tra gli autori e i referee, la necessità di aumentare l’accesso dello “psichiatra medio” alle riviste internazionali, ed altro ancora. Nell’estate del 2099 ho pensato che sarebbe stato interessante ripetere lo stesso esercizio a distanza di sette anni e ho invitato di nuovo gli Editor di quattro delle sette riviste (Acta Psychiatrica Scandinavica, il British Journal of Psychiatry, In 2003 EPS published six Editorials, written by the Editors of six psychiatric Journal that were invited to describe their job and the main problems they were facing in dealing with various aspects of their task. In my letter of invitation to the other Editors I did not ask any specific question. My goal was simply to collect the views of the Editors of five widely read and well established international journals and of the Editor of a new one, recently launched (the official Journal of the World Psychiatric Association, just appeared in February 2002). They were the Editors of Acta Psychiatrica Scandinavica (Povl Munk Jorgensen), The British Journal of Psychiatry (Greg Wilkinson), Psychological Medicine (Eugene Paykel), Psychotherapy and Psychosomatics (Giovanni A. Fava), Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology (Paul Bebbington) and World Psychiatry (Mario Maj). All six Editors were based in Europe and were possibly representatives of the European view on the matter. The title of my presentation of these Editorials was “Editing a psychiatric journal in a changing world”. As expected I was not able to make comparisons between the different views expressed by these Editors and to summarize their views in a single overall summary. Most of them were descriptive, and were dedicated to various issues: how to make and circulate a Journal; how to achieve excellence, how to improve their Impact Factor, and the problem of choosing between an open or a blind review process. Some also dealt with the likely change in the near future to online versions, the general issue of conflicts of interest, and the credibility of medical journals. They also mentioned the difficulties in mediating the relationships between authors and referees, and the need to increase the access of the average psychiatrist to international psychiatric journals. 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Abstract
Nel 2003 EPS ha pubblicato sei Editoriali, scritti dagli Editor di sei riviste di psichiatria, che erano stati invitati a descrivere il loro lavoro e i principali problemi da loro incontrati nel far fronte a vari aspetti del loro compito. Nella mia lettera di invito non avevo fatto domande specifiche. Il mio scopo era semplicemente quello di raccogliere i punti di vista di cinque Editor di riviste internazionali molto diffuse e di grande tradizione, e quello di un Editor di una nuova rivista internazionale, organo ufficiale della World Psychiatric Association, che era uscita a Febbraio dell’anno precedente. Coloro che erano stati invitati erano gli Editor di Acta Psychiatrica Scandinavica (Povl Munk Jorgenesen), di Psychological Medicine (Eugene Paykel), di Psychotherapy and Psychosomatics (Giovanni A. Fava), di Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology (Paul Bebbington) e di World Psychiatry (Mario Maj). Questi sei Editor, che operavano tutti in Europa, potevano verosimilmente essere considerati rappresentativi di una visione europea sul tema in questione. Il titolo della mia presentazione degli Editoriale era Dirigere una rivista di psichiatria in un mondo in cambiamento. Come previsto, in quella presentazione non fu possibile fare confronti tra le diverse opinioni espresse e riassumere in un unico quadro le analisi fatte indipendentemente dai vari Editor. La maggior parte di quelle analisi erano ovviamente descrittive, dedicate ad aspetti diversi: come fare e come far circolare una rivista, come perseguire l’eccellenza e migliorare l’Impact Factor, se scegliere tra una revisione degli articoli in aperto o in cieco, il probabile passaggio, nel futuro prossimo, a versioni on line delle riviste, il problema del conflitto di interesse e della credibilità delle riviste di medicina, le difficoltà nel mediare le relazioni tra gli autori e i referee, la necessità di aumentare l’accesso dello “psichiatra medio” alle riviste internazionali, ed altro ancora. Nell’estate del 2099 ho pensato che sarebbe stato interessante ripetere lo stesso esercizio a distanza di sette anni e ho invitato di nuovo gli Editor di quattro delle sette riviste (Acta Psychiatrica Scandinavica, il British Journal of Psychiatry, In 2003 EPS published six Editorials, written by the Editors of six psychiatric Journal that were invited to describe their job and the main problems they were facing in dealing with various aspects of their task. In my letter of invitation to the other Editors I did not ask any specific question. My goal was simply to collect the views of the Editors of five widely read and well established international journals and of the Editor of a new one, recently launched (the official Journal of the World Psychiatric Association, just appeared in February 2002). They were the Editors of Acta Psychiatrica Scandinavica (Povl Munk Jorgensen), The British Journal of Psychiatry (Greg Wilkinson), Psychological Medicine (Eugene Paykel), Psychotherapy and Psychosomatics (Giovanni A. Fava), Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology (Paul Bebbington) and World Psychiatry (Mario Maj). All six Editors were based in Europe and were possibly representatives of the European view on the matter. The title of my presentation of these Editorials was “Editing a psychiatric journal in a changing world”. As expected I was not able to make comparisons between the different views expressed by these Editors and to summarize their views in a single overall summary. Most of them were descriptive, and were dedicated to various issues: how to make and circulate a Journal; how to achieve excellence, how to improve their Impact Factor, and the problem of choosing between an open or a blind review process. Some also dealt with the likely change in the near future to online versions, the general issue of conflicts of interest, and the credibility of medical journals. They also mentioned the difficulties in mediating the relationships between authors and referees, and the need to increase the access of the average psychiatrist to international psychiatric journals. I thought it was interesting to repeat the same exercise after seven years and in the summer of 2009 I invited again the Editors of four of those Journals, namely Acta Psychiatrica Scandinavica, The British Journal of Psychiatry, Psychological Medicine and World Psychiatry
2003年,EPS发表了六篇社论,由六家精神病学杂志的编辑撰写,邀请他们描述自己的工作,以及在工作的各个方面遇到的主要问题。在我的邀请函中,我没有问任何具体的问题。我的目标仅仅是收集五名非常广泛和传统的国际期刊编辑和一份新的国际杂志编辑的观点,该杂志是世界精神病学协会的官方机构,于去年2月出版。被邀请的人是《斯堪的纳维亚精神病学》(Povl Munk Jorgenesen)、《精神病学》(Eugene Paykel)、《精神疗法与精神体》(Giovanni A. Fava)、《社会精神病学与精神病学》(Paul Bebbington)和《世界精神病学》(Mario Maj)的编辑。这六名编辑都在欧洲工作,他们可能代表了欧洲对这个问题的看法。我的社论演讲的题目是在一个不断变化的世界里经营一家精神病学杂志。正如所预料的那样,不可能将所表达的不同意见进行比较,并将独立于不同编辑所进行的分析总结成一个单一的框架。这些分析大多是描述性的,涉及不同的方面:作为杂志和如何传播,追求卓越和改善impact Factor,是否选择公开条款审查之间或盲,可能在不久的将来,转向在线版本冲突问题,杂志医学杂志的兴趣和可信性,作者之间的关系进行调解的困难和referee,有必要提高平均的“心理医生”获得国际杂志,还有更多。2099年夏天我觉得很有意思犯同样的条件是7年后,我又请编辑4七大杂志》(Acta Psychiatrica Scandinavica,杂志》(British Journal of Psychiatry),在2003年EPS published six Editorials, written by the编辑of that were six psychiatric杂志invited to describe及其工作and the main / they were facing在处理various工作队及其的。在我的信中,我没有问任何具体的问题。我的目标仅仅是收集最近出版的《世界精神病学协会官方期刊》(Journal of the World psychatric Association,刚刚出现在2002年2月)的五名敏锐的国际记者和新编辑的观点。他们是《斯堪的纳维亚精神病学》(Povl Munk Jorgensen)、《英国精神病学杂志》(Greg Wilkinson)、《精神病学医学杂志》(Eugene Paykel)、《精神疗法与精神病理学》(Giovanni A. Fava)、《社会精神病学与精神病学》(Paul Bebbington)和《世界精神病学》(Mario Maj)的编辑。所有六名编辑都是基于欧洲,并且有可能代表欧洲在物质上的观点。我介绍这些专栏作家的标题是“编辑《改变世界的精神病学杂志》”。正如我所预料的那样,我无法在这些编辑们所表达的不同观点之间进行比较,也无法在一个以上的摘要中对他们的观点进行总结。大多数都是描述性的,致力于各种各样的问题:如何制作和传播期刊;如何达到卓越,如何提高它们的影响因素,以及在开放或盲目审查过程之间选择的问题。在未来的在线版本中,利益冲突的一般问题,以及医学新闻的可信度,还有一些难以置信的死亡。他们还忘记了作者和参考人之间的关系调解是多么困难,以及需要增加对国际精神病学新闻的平均精神病学的访问。在2009年夏天,我又邀请了《精神病学》、《斯堪的纳维亚精神病学》、《英国精神病学杂志》、《精神病学医学》和《世界精神病学》这四篇文章的编辑