Alessia Bajoni, A. Barbato, B. D'avanzo, E. Muggia
{"title":"Family members' assessment of community mental health services: A survey in four Italian regions","authors":"Alessia Bajoni, A. Barbato, B. D'avanzo, E. Muggia","doi":"10.1017/S1121189X00000890","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"Conoscere la percezione dei familiari rispetto ai Servizi di salute mentale è importante in funzione del loro ruolo nella cura dei pazienti gravi, della conoscenza che essi hanno della situazione di un congiunto malato, dei loro specifici bisogni di cura e assistenza (Noble et al., 2004). Gli studi svolti fino agli anni ‘80 hanno evidenziato valutazioni critiche tra i familiari e notevoli discrepanze tra familiari e operatori nella percezione dell’adeguatezza dei Servizi. Venivano criticate soprattutto l’accessibilità e la qualità delle cure, nonché la scarsa disponibilità dei clinici alla collaborazione e allo scambio di informazioni (Holden & Lewine, 1982). In seguito è emersa un’evoluzione positiva della relazione tra operatori e familiari (Hatfield et al., 1996). Nel complesso, le ricerche mostrano che i familiari attribuiscono grande importanza al coinvolgimento nel programma di cura, alle informazioni sulla salute del paziente e sulle prestazioni dei Servizi, al sostegno a domicilio, alla collaborazione tra operatori e familiari (Noble et al., 2004; Drapalski et al., 2008; Schene & Wijngarden, 1995). Questi elementi sono stati confermati, pur con una notevole variabilità di risultati, dalle ricerche italiane, che sono state effettuate su singoli Servizi, con campioni relativamente piccoli (Ruggeri & Dall’Agnola, 1994; Cozza et al., 1997; Gigantesco et al., 2002, Pizzichi et al., 2004). Benché aspettative e preferenze dei familiari siano simili a quelle dei pazienti, vi sono alcune divergenze significative: i familiari attribuiscono maggiore importanza agli interventi di emergenza e ai contesti di cura caratterizzati da supervisione e controllo, mentre i pazienti valorizzano di più la libertà di scelta nell’ambito dei trattamenti (Noble et al., 2004). In molti casi le rilevazioni sono state curate da associazioni di familiari che hanno raccolto le opinioni dei propri aderenti, in altri le indagini sono state gestite dai Servizi o da Istituti di ricerca e hanno interessato campioni di familiari in contatto coi Servizi (Noble et al., 2004). Nel primo caso si pone il problema della rappresentatività dei familiari organizzati rispetto ai familiari in generale; nel secondo è possibile che la partecipazione a una ricerca gestita, controllata ed eseguita da professionisti induca più facilmente la tendenza al compiacimento attenuando possibili attitudini critiche. È stato proposto il coinvolgimento delle associazioni dei familiari nella valutazione affinché acquisiscano strumenti per interagire coi Servizi, superando la tendenza a documentarne le carenze in modo aneddotico o in riferimento a casi singoli (Lomonaco et al., 2003). Peraltro è importante per le associazioni rilevare il punto di vista dei familiari che non riescono a raggiungere. Sulla base di queste considerazioni, l’Unione Nazionale Associazioni per la Salute Mentale (UNASAM), principale associazione italiana dei familiari, ha chiesto all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di realizzare uno studio finalizzato a fornire un modello di partecipazione diretta dei familiari alla valutazione, formare un gruppo di familiari all’elaborazione e alla rilevazione di indicatori di qualità, ottenere da un campione non selezionato di familiari opinioni sulla qualità dei Servizi psichiatrici. La ricerca progettata in funzione di questi obiettivi è stata finanziata dal Ministero della Salute ed effettuata tra il 2006 e il 2008.","PeriodicalId":72946,"journal":{"name":"Epidemiologia e psichiatria sociale","volume":"19 1","pages":"183 - 188"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2010-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://sci-hub-pdf.com/10.1017/S1121189X00000890","citationCount":"3","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"Epidemiologia e psichiatria sociale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://doi.org/10.1017/S1121189X00000890","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Conoscere la percezione dei familiari rispetto ai Servizi di salute mentale è importante in funzione del loro ruolo nella cura dei pazienti gravi, della conoscenza che essi hanno della situazione di un congiunto malato, dei loro specifici bisogni di cura e assistenza (Noble et al., 2004). Gli studi svolti fino agli anni ‘80 hanno evidenziato valutazioni critiche tra i familiari e notevoli discrepanze tra familiari e operatori nella percezione dell’adeguatezza dei Servizi. Venivano criticate soprattutto l’accessibilità e la qualità delle cure, nonché la scarsa disponibilità dei clinici alla collaborazione e allo scambio di informazioni (Holden & Lewine, 1982). In seguito è emersa un’evoluzione positiva della relazione tra operatori e familiari (Hatfield et al., 1996). Nel complesso, le ricerche mostrano che i familiari attribuiscono grande importanza al coinvolgimento nel programma di cura, alle informazioni sulla salute del paziente e sulle prestazioni dei Servizi, al sostegno a domicilio, alla collaborazione tra operatori e familiari (Noble et al., 2004; Drapalski et al., 2008; Schene & Wijngarden, 1995). Questi elementi sono stati confermati, pur con una notevole variabilità di risultati, dalle ricerche italiane, che sono state effettuate su singoli Servizi, con campioni relativamente piccoli (Ruggeri & Dall’Agnola, 1994; Cozza et al., 1997; Gigantesco et al., 2002, Pizzichi et al., 2004). Benché aspettative e preferenze dei familiari siano simili a quelle dei pazienti, vi sono alcune divergenze significative: i familiari attribuiscono maggiore importanza agli interventi di emergenza e ai contesti di cura caratterizzati da supervisione e controllo, mentre i pazienti valorizzano di più la libertà di scelta nell’ambito dei trattamenti (Noble et al., 2004). In molti casi le rilevazioni sono state curate da associazioni di familiari che hanno raccolto le opinioni dei propri aderenti, in altri le indagini sono state gestite dai Servizi o da Istituti di ricerca e hanno interessato campioni di familiari in contatto coi Servizi (Noble et al., 2004). Nel primo caso si pone il problema della rappresentatività dei familiari organizzati rispetto ai familiari in generale; nel secondo è possibile che la partecipazione a una ricerca gestita, controllata ed eseguita da professionisti induca più facilmente la tendenza al compiacimento attenuando possibili attitudini critiche. È stato proposto il coinvolgimento delle associazioni dei familiari nella valutazione affinché acquisiscano strumenti per interagire coi Servizi, superando la tendenza a documentarne le carenze in modo aneddotico o in riferimento a casi singoli (Lomonaco et al., 2003). Peraltro è importante per le associazioni rilevare il punto di vista dei familiari che non riescono a raggiungere. Sulla base di queste considerazioni, l’Unione Nazionale Associazioni per la Salute Mentale (UNASAM), principale associazione italiana dei familiari, ha chiesto all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di realizzare uno studio finalizzato a fornire un modello di partecipazione diretta dei familiari alla valutazione, formare un gruppo di familiari all’elaborazione e alla rilevazione di indicatori di qualità, ottenere da un campione non selezionato di familiari opinioni sulla qualità dei Servizi psichiatrici. La ricerca progettata in funzione di questi obiettivi è stata finanziata dal Ministero della Salute ed effettuata tra il 2006 e il 2008.
了解家庭成员对精神卫生服务的看法是很重要的,因为他们在照顾严重病人方面的作用,他们对病人的情况的了解,以及他们对治疗和护理的具体需要(Noble et al., 2004)。直到20世纪80年代进行的研究显示,家庭成员之间存在关键的评估,家庭成员和从业人员对服务的充分性的看法存在显著差异。主要的批评是治疗的可及性和质量,以及临床医生缺乏合作和信息交流的意愿(Holden & Lewine, 1982)。从那以后,工人和家庭之间的关系出现了积极的发展(Hatfield et al., 1996)。总的来说,研究表明,家庭成员非常重视参与护理计划、病人健康和服务信息、家庭支持、家庭工作者之间的合作(Noble et al., 2004;Drapalski等人,2008;Schene & Wijngarden, 1995)。这些因素得到了意大利对个别部门进行的研究的证实,这些研究的结果差别很大,这些研究的样本相对较小(Ruggeri & agnola, 1994;贻贝等,1997;(参见《巨人et al., 2002, Pizzichi et al., 2004》)。虽然家庭的期望和喜好的病人,有一些类似的重大分歧:家庭成员更重视紧急干预和治疗的情况下的监督和控制,而病人的治疗范围内更多的选择自由的重视(Noble et al ., 2004)。在许多情况下,调查是由收集成员意见的家庭协会进行的,而在另一些情况下,调查是由部门或研究机构进行的,涉及与服务有关的家庭成员的样本(Noble et al., 2004)。在第一种情况下,问题是有组织家庭成员相对于一般家庭成员的代表性;在第二种情况下,参与由专业人员管理、控制和执行的研究可能会更容易导致自满情绪,从而降低批评态度的可能性。有人建议,家庭成员协会应参与评价,以便获得与服务相互作用的工具,并克服以轶事或个案为基础记录其不足之处的倾向(Lomonaco et al., 2003)。然而,重要的是,协会要注意那些无法接触到的家庭成员的观点。在这种背景下,欧洲联盟国家精神健康协会(UNASAM)、意大利家庭协会,要求该研究所主要药理研究Mario进行一项旨在研究黑人家庭提供一种直接参与模式,组建家庭小组拟订和评价收集高质量的指标,来从未经挑选的家庭成员中获得关于精神病学服务质量的意见。为实现这些目标而设计的研究由卫生部资助,并在2006年至2008年期间进行。