Y. Degboé Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier , A. Constantin Professeur des Universités, praticien hospitalier , N. Reina Professeur des Universités, praticien hospitalier
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Abstract
Il dolore all’anca è un motivo frequente di consultazione in medicina primaria e secondaria. Di fronte a questo sintomo, il clinico ha due priorità principali: da un lato, caratterizzarne l’origine, differenziando il “vero” dolore all’anca di origine coxofemorale dal dolore osseo vicino, dal dolore periarticolare o dal dolore articolare extrareumatologico; dall’altro, individuare i “segnali d’allarme” che indirizzano verso emergenze diagnostiche e terapeutiche, come l’artrite settica, la frattura o l’osteosi maligna. L’anamnesi e l’esame obiettivo sono gli elementi chiave di questo processo diagnostico. L’imaging di prima linea si basa su radiografie standard, integrate a seconda dei casi da ecografia o risonanza magnetica per confermare l’ipotesi diagnostica. Si tratta essenzialmente della questione del dolore all’anca legato a una patologia coxofemorale o a una coxopatia negli adulti.