A. Karkas (Maître de conférence des Universités, praticien hospitalier) , S. Schmerber (Professeur des Universités, praticien hospitalier) , R. Quatre (Praticien hospitalier)
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Abstract
Le vie retrolabirintiche e retrosigmoidee consentono un accesso alla base laterale del cranio e un accesso alla faccia posteriore della rocca petrosa, in corrispondenza dell’angolo pontocerebellare e della parte laterale del meato acustico interno. Queste vie d’accesso, inizialmente sviluppate dai neurotologi e dai neurochirurghi, sono state ottimizzate e rese minimamente invasive dai neurotologi e sono sempre state parte integrante della specialità di chirurgia oto-rino-laringoiatrica cervicofacciale. A differenza della via translabirintica, preservano l’orecchio interno e di conseguenza mirano a conservare l’udito. La via retrolabirintica si trova tra il cratere labirintico e il seno sigmoideo, mentre la via retrosigmoidea si estende nell’osso occipitale ed è più posteriore e più larga della prima. Queste due vie d’accesso richiedono solide conoscenze anatomiche, anni di formazione chirurgica e un’esperienza nella gestione delle patologie della base laterale del cranio.