La sovranità nei corsi di Foucault al Collège de France

Q4 Social Sciences
Ernesto De Cristofaro
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Abstract

Tra i temi di carattere giuridico e politico quello della sovranità è il più presente nei corsi che Michel Foucault ha tenuto presso il Collège de France dal 1970 al 1984. L’insegnamento presso questa istituzione – intitolato, nel suo caso, Storia dei sistemi di pensiero - obbedisce a regole particolari. Una tra queste è l’obbligo gravante sui docenti a non riproporre, di anno in anno, lo stesso corso di lezioni svolte in precedenza, ma di cambiare argomento. Al netto di questa clausola, negli anni che vanno dal 1973 al 1979, Foucault si occupa ripetutamente e intensamente di questioni che hanno una connessione molto esplicita e diretta con la dimensione del potere. Alcuni dei corsi tenuti costituiscono la base di opere che egli pubblica in questo periodo come Sorvegliare e punire o La volontà di sapere. È, certamente, all’interno dei corsi che si viene profilando l’idea del potere che attraversa la sua ricerca in questa fase temporale ed è grazie a questo laboratorio trasparente del suo lavoro che è possibile seguire l’analisi e la rielaborazione che egli svolge sull’argomento “sovranità”. Sebbene questo termine non sia mai espressamente presente nei titoli delle annualità didattiche, molte delle lezioni che impegnano l’insegnamento affidato a Foucault convergono su questa categoria. Foucault riceve dalla teoria giuridica e dalla politologia una parola alla quale si attribuisce pacificamente un preciso significato. Il titolare del potere sovrano è rappresentato, da una lunghissima e importante tradizione, come colui attorno al quale ruota il funzionamento dello Stato. Il sovrano è posto “in alto” e “al centro” della mappa del potere come il punto a partire dal quale e verso il quale si muovono tutti gli ingranaggi essenziali che fanno funzionare la macchina statuale. Inoltre, il sovrano è colui che esercita il proprio potere attraverso l’uso di una forza eminente, idonea a far rispettare le leggi, mantenere l’ordine e inibire qualunque ipotesi di sedizione. Foucault intende, viceversa, mettere in discussione questa lettura. L’itinerario che egli segue punta verso una fenomenologia dei rapporti di potere colti nella loro multiformità e disseminazione. Si tratta di osservare il potere rinunciando alla prospettiva della verticalità, come se esso fosse collocato presso una sola sede, alla prospettiva della patrimonialità, come se esso fosse posseduto esclusivamente da qualcuno e, infine, alla prospettiva della repressione, come se l’unica lingua che esso sapesse parlare fosse quella dell’intimidazione, della sanzione e delle armi. Per rileggere il potere bisogna, al contrario, studiarne il funzionamento presso apparati parziali della società, distribuiti trasversalmente e in grado di implementare una tecnologia che non si fonda sull’interdizione ma, al contrario, sulla sollecitazione della disciplina. Lungo il suo itinerario Foucault incontra lo sviluppo storico della penalità, nel cui perimetro viene sviluppandosi un potere fortemente individualizzante, capace di perseguire un incasellamento degli individui che si serve di molteplici tecniche di osservazione e descrizione operanti a vari livelli della struttura sociale; la storia della psichiatria, grazie alla quale la distinzione normale/anormale, e le conseguenti misure di monitoraggio e controllo della condotta deviante, hanno potuto avvalersi dell’uso di parametri “scientifici” e, pertanto, più cogenti; infine, la biopolitica, che ha ricollocato il tema della sottoposizione dei corpi a regole e vincoli, in vista della massimizzazione delle loro prestazioni, dalla scala degli individui a quella delle popolazioni, lasciando apparire dietro la figura tralatizia del sovrano che esprime la propria egemonia decidendo chi possa vivere e chi debba morire, l’immagine assai più concreta del potere anonimo delle regole di alimentazione, igiene e profilassi che stabiliscono come un’intera collettività debba essere curata e protetta.
福柯在法兰西学院课程中的主权
在法律和政治问题中,主权问题在1970年至1984年米歇尔·福柯在法兰西学院举办的课程中最为突出。这所名为“思想系统史”的学校的教学遵循特殊规则。其中之一是教师有义务每年不重复以前的课程,而是改变科目。除了这一条款,在1973年至1979年期间,福柯反复而深入地处理了与权力维度有着非常明确和直接联系的问题。他教授的一些课程是他在这一时期出版的作品的基础,如《监视与惩罚》或《知情意愿》。当然,正是在这些课程中,概述了他在这一时间阶段研究的权力概念,正是由于他的工作有了这个透明的实验室,才有可能遵循他对“主权”主题进行的分析和重新设计。尽管这一术语从未明确出现在教育年鉴的标题中,但许多涉及福柯教授的课程都集中在这一类别上。福柯从法律理论和政治学中得到了一个词,这个词有着确切的含义。一个非常悠久和重要的传统代表着主权权力的持有者,即国家运作所围绕的人。君主被置于权力地图的“顶端”和“中心”,作为使国家机器运转的所有重要齿轮的起点和终点。此外,君主是通过使用强大的力量行使权力的人,能够执行法律、维持秩序和抑制任何煽动叛乱的假设。另一方面,福柯打算对这种解读提出质疑。他所遵循的路线指向一种权力关系的现象学,这种权力关系在其多样性和传播中被理解。这是一个观察权力的问题,放弃垂直的观点,就好像它位于一个单一的地方,放弃遗产的观点,就像它完全由某人拥有,最后放弃镇压的观点,好像它唯一能说的语言是恐吓、制裁和武器。相反,为了重新解读权力,有必要研究它在社会的部分机构中的作用,这些机构分布在各个领域,并能够实施一种不是基于拦截,而是相反基于纪律约束的技术。福柯在他的道路上遇到了刑罚的历史发展,在刑罚的边缘,一种强烈的个体化力量正在发展,能够利用在社会结构的各个层面上运作的多种观察和描述技术来追求对个人的监禁;由于精神病学的历史,正常/异常的区别,以及由此产生的对异常行为的监测和控制措施,能够利用“科学”的使用,因此,能够利用更具约束力的参数;最后是生物政治,它将身体服从规则和约束的主题重新定位,以期最大限度地提高它们的表现,从个人的规模到人口的规模,留下了一个悲剧统治者的形象,他表达了自己的霸权,决定谁能活,谁必须死,营养、卫生和预防规则的匿名力量的更具体的形象,这些规则确立了整个社区应该如何得到照顾和保护。
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Italian Review of Legal History
Italian Review of Legal History Social Sciences-Law
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