{"title":"Chirurgia del forame giugulare","authors":"M. Senol, A. Chennevière, V. Patron, M. Hitier","doi":"10.1016/S1292-3036(25)50768-X","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>L’accesso chirurgico al forame giugulare è complesso. La sua profondità e la sua vicinanza con il nervo faciale e con l’arteria carotide interna sono elementi molto importanti. La presenza all’interno di questo orifizio di nervi misti di elevata importanza funzionale e di grandissima fragilità complica notevolmente il compito del chirurgo. La presenza del bulbo giugulare è al centro del rischio di sanguinamento, soprattutto perché il tumore è spesso ipervascolarizzato. L’accesso al forame giugulare può essere considerato attraverso vie d’accesso otologiche, la più utilizzata delle quali è la via infratemporale di tipo A descritta da Ugo Fisch, che consente l’escissione di lesioni che si estendono a livello cervicale, intrapetroso ed endocranico. Tra i recenti progressi di queste tecniche, lo <em>stenting</em> preoperatorio dell’arteria carotide consente la rimozione di tumori una volta considerati inoperabili. Tuttavia, la via d’accesso infratemporale richiede l’esclusione dell’orecchio medio, con conseguente sordità di trasmissione e deviazione del nervo faciale. Altre vie d’accesso otologiche più rispettose della posizione del canale facciale e dell’orecchio medio sono state descritte più recentemente per l’escissione di tumori di piccole e medie dimensioni. Le lesioni intracraniche possono anche essere trattate prettamente per via intracranica, limitando i rischi per l’udito e per il nervo faciale. Questo articolo descrive queste tecniche chirurgiche, le rispettive indicazioni e le particolarità legate al tipo istologico del tumore. Pertanto, i paragangliomi rimangono i tumori più frequenti della chirurgia del forame giugulare, che hanno portato allo sviluppo di queste tecniche chirurgiche. Ma vengono affrontati anche i casi di meningiomi, neurinomi e lesioni petrose che si estendono al forame giugulare.</div></div>","PeriodicalId":100453,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","volume":"29 1","pages":"Pages 1-15"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-07-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S129230362550768X","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
L’accesso chirurgico al forame giugulare è complesso. La sua profondità e la sua vicinanza con il nervo faciale e con l’arteria carotide interna sono elementi molto importanti. La presenza all’interno di questo orifizio di nervi misti di elevata importanza funzionale e di grandissima fragilità complica notevolmente il compito del chirurgo. La presenza del bulbo giugulare è al centro del rischio di sanguinamento, soprattutto perché il tumore è spesso ipervascolarizzato. L’accesso al forame giugulare può essere considerato attraverso vie d’accesso otologiche, la più utilizzata delle quali è la via infratemporale di tipo A descritta da Ugo Fisch, che consente l’escissione di lesioni che si estendono a livello cervicale, intrapetroso ed endocranico. Tra i recenti progressi di queste tecniche, lo stenting preoperatorio dell’arteria carotide consente la rimozione di tumori una volta considerati inoperabili. Tuttavia, la via d’accesso infratemporale richiede l’esclusione dell’orecchio medio, con conseguente sordità di trasmissione e deviazione del nervo faciale. Altre vie d’accesso otologiche più rispettose della posizione del canale facciale e dell’orecchio medio sono state descritte più recentemente per l’escissione di tumori di piccole e medie dimensioni. Le lesioni intracraniche possono anche essere trattate prettamente per via intracranica, limitando i rischi per l’udito e per il nervo faciale. Questo articolo descrive queste tecniche chirurgiche, le rispettive indicazioni e le particolarità legate al tipo istologico del tumore. Pertanto, i paragangliomi rimangono i tumori più frequenti della chirurgia del forame giugulare, che hanno portato allo sviluppo di queste tecniche chirurgiche. Ma vengono affrontati anche i casi di meningiomi, neurinomi e lesioni petrose che si estendono al forame giugulare.