{"title":"Ulcere gastroduodenali nell’adulto","authors":"A. Pariente (Médecin des hôpitaux retraité)","doi":"10.1016/S1634-7358(25)50547-8","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Le ulcere gastroduodenali sono perdite di sostanza che raggiungono la muscolare (più superficiali, si chiamano erosioni o ulcerazioni). Sono lesioni molto frequenti, che colpiscono il 5-10% degli individui nel corso della loro vita, anche se la loro incidenza è diminuita drasticamente nell’ultimo decennio. Queste ulcere sono il più delle volte dovute a un’infezione gastrica da <em>Helicobacter pylori</em> (Hp) o all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ma in una percentuale crescente di casi non hanno una causa riconosciuta. Il più delle volte si manifestano con dolori epigastrici ritmati dai pasti e periodici, ma possono essere rivelate da complicanze (emorragia, perforazione, stenosi). Sono diagnosticate mediante endoscopia digestiva alta integrata da biopsie per cercare l’infezione da Hp (ed escludere un cancro in caso di ulcere gastriche, con controllo endoscopico-istologico al termine del trattamento). L’eradicazione dell’Hp (che deve essere controllata) e l’interruzione dei FANS associata a un adeguato trattamento antisecretorio (inibitori della pompa protonica) permettono la guarigione nove volte su dieci. La recidiva dell’ulcera è frequente in caso di insuccesso dell’eradicazione e/o di ripresa dei FANS senza un’adeguata protezione. La prevenzione delle emorragie ulcerose deve essere discussa in ogni paziente sottoposto a terapia anticoagulante o antiaggregante a lungo termine.</div></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"27 2","pages":"Pages 1-5"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-06-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735825505478","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le ulcere gastroduodenali sono perdite di sostanza che raggiungono la muscolare (più superficiali, si chiamano erosioni o ulcerazioni). Sono lesioni molto frequenti, che colpiscono il 5-10% degli individui nel corso della loro vita, anche se la loro incidenza è diminuita drasticamente nell’ultimo decennio. Queste ulcere sono il più delle volte dovute a un’infezione gastrica da Helicobacter pylori (Hp) o all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ma in una percentuale crescente di casi non hanno una causa riconosciuta. Il più delle volte si manifestano con dolori epigastrici ritmati dai pasti e periodici, ma possono essere rivelate da complicanze (emorragia, perforazione, stenosi). Sono diagnosticate mediante endoscopia digestiva alta integrata da biopsie per cercare l’infezione da Hp (ed escludere un cancro in caso di ulcere gastriche, con controllo endoscopico-istologico al termine del trattamento). L’eradicazione dell’Hp (che deve essere controllata) e l’interruzione dei FANS associata a un adeguato trattamento antisecretorio (inibitori della pompa protonica) permettono la guarigione nove volte su dieci. La recidiva dell’ulcera è frequente in caso di insuccesso dell’eradicazione e/o di ripresa dei FANS senza un’adeguata protezione. La prevenzione delle emorragie ulcerose deve essere discussa in ogni paziente sottoposto a terapia anticoagulante o antiaggregante a lungo termine.