{"title":"Condotta da tenere di fronte a una poliartrite acuta","authors":"A. Tison , V. Devauchelle-Pensec","doi":"10.1016/S1634-7358(25)50149-3","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Una poliartrite acuta richiede un iter diagnostico rigoroso e standardizzato, al fine di ricercare un’urgenza terapeutica e di formulare una diagnosi. L’interrogatorio è fondamentale, specifica in particolare i precedenti articolari personali e familiari del paziente e ricerca un contagio o una porta d’ingresso infettiva, nonché la presenza di segni extra-articolari, che possono orientare verso una malattia sistemica. Si realizza quindi un bilancio laboratoristico e radiologico di base, seguito da esami di seconda linea guidati dal contesto e dai segni extra-articolari. I principali quadri nosologici sono le poliartriti infettive (batteriche o virali), le poliartriti microcristalline, i reumatismi infiammatori cronici incipienti, le connettiviti, le vasculiti o le poliartriti paraneoplastiche. Ogni poliartrite febbrile o con coinvolgimento viscerale (insufficienza renale, coinvolgimento polmonare, neurologico o cardiaco) richiede il ricovero d’urgenza. Il ricorso al reumatologo è sistematico e il paziente deve essere indirizzato, per quanto possibile, prima dell’inizio della terapia corticosteroidea, in modo da non mascherare una semeiologia indispensabile per l’orientamento diagnostico e la gestione del paziente.</div></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"27 1","pages":"Pages 1-10"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-02-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735825501493","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Una poliartrite acuta richiede un iter diagnostico rigoroso e standardizzato, al fine di ricercare un’urgenza terapeutica e di formulare una diagnosi. L’interrogatorio è fondamentale, specifica in particolare i precedenti articolari personali e familiari del paziente e ricerca un contagio o una porta d’ingresso infettiva, nonché la presenza di segni extra-articolari, che possono orientare verso una malattia sistemica. Si realizza quindi un bilancio laboratoristico e radiologico di base, seguito da esami di seconda linea guidati dal contesto e dai segni extra-articolari. I principali quadri nosologici sono le poliartriti infettive (batteriche o virali), le poliartriti microcristalline, i reumatismi infiammatori cronici incipienti, le connettiviti, le vasculiti o le poliartriti paraneoplastiche. Ogni poliartrite febbrile o con coinvolgimento viscerale (insufficienza renale, coinvolgimento polmonare, neurologico o cardiaco) richiede il ricovero d’urgenza. Il ricorso al reumatologo è sistematico e il paziente deve essere indirizzato, per quanto possibile, prima dell’inizio della terapia corticosteroidea, in modo da non mascherare una semeiologia indispensabile per l’orientamento diagnostico e la gestione del paziente.