{"title":"Nausea e vomito","authors":"A. Pariente (Médecin des hôpitaux retraité)","doi":"10.1016/S1634-7358(25)50145-6","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Il vomito è l’espulsione attiva del contenuto dello stomaco attraverso la bocca. Può essere complicato da false strade, pneumopatie da deglutizione, ulcerazioni esocardiali (fino a un massimo di rottura dell’esofago), disidratazione con alcalosi, ipokaliemia, eventualmente collasso e insufficienza renale acuta. L’orientamento diagnostico, sia esso vomito acuto o cronico, è prevalentemente clinico (compreso un bilancio laboratoristico di base, che include una diagnosi laboratoristica di gravidanza), integrato a seconda dei casi da un elettrocardiogramma (ECG), una TC cerebrale, una puntura lombare, una TC addominopelvica, una gastroscopia, una ricerca di sostanze tossiche e un esame oftalmologico. Le cause principali sono l’ipertensione intracranica, le meningiti e le emorragie meningee, le urgenze chirurgiche addominali (occlusioni, peritoniti, pancreatiti, ecc.), le ulcere peptiche e le stenosi dell’apparato digerente superiore, le intossicazioni, l’acidosi e l’insufficienza surrenalica acuta. Il vomito ciclico idiopatico ha una frequenza crescente ed è legato principalmente all’emicrania; occorre escludere un’intossicazione cronica da cannabinoidi. Il vomito funzionale (in passato psicogeno, oggi “sindrome del vomito cronico”) rimane una diagnosi di esclusione. Il trattamento sintomatico non deve ritardare la ricerca della causa.</div></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"27 1","pages":"Pages 1-6"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2025-02-25","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735825501456","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Il vomito è l’espulsione attiva del contenuto dello stomaco attraverso la bocca. Può essere complicato da false strade, pneumopatie da deglutizione, ulcerazioni esocardiali (fino a un massimo di rottura dell’esofago), disidratazione con alcalosi, ipokaliemia, eventualmente collasso e insufficienza renale acuta. L’orientamento diagnostico, sia esso vomito acuto o cronico, è prevalentemente clinico (compreso un bilancio laboratoristico di base, che include una diagnosi laboratoristica di gravidanza), integrato a seconda dei casi da un elettrocardiogramma (ECG), una TC cerebrale, una puntura lombare, una TC addominopelvica, una gastroscopia, una ricerca di sostanze tossiche e un esame oftalmologico. Le cause principali sono l’ipertensione intracranica, le meningiti e le emorragie meningee, le urgenze chirurgiche addominali (occlusioni, peritoniti, pancreatiti, ecc.), le ulcere peptiche e le stenosi dell’apparato digerente superiore, le intossicazioni, l’acidosi e l’insufficienza surrenalica acuta. Il vomito ciclico idiopatico ha una frequenza crescente ed è legato principalmente all’emicrania; occorre escludere un’intossicazione cronica da cannabinoidi. Il vomito funzionale (in passato psicogeno, oggi “sindrome del vomito cronico”) rimane una diagnosi di esclusione. Il trattamento sintomatico non deve ritardare la ricerca della causa.