{"title":"Ecografia e anestesie perimidollari: realizzazione pratica, interesse e indicazioni","authors":"G. de Rocquigny, F. Belot, C. Dubost","doi":"10.1016/S1283-0771(24)49596-0","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><div>Le anestesie perimidollari sono oggi ampiamente diffuse e costituiscono la tecnica di riferimento dell’analgesia ostetrica e dell’anestesia o analgesia per numerose chirurgie, in particolare ginecologica, urologica e digestiva. Tuttavia, la morbilità secondaria all’anestesia perimidollare non è trascurabile. L’avvento dell’ecografia ha rivoluzionato la pratica dell’anestesia locoregionale consentendo la visualizzazione dei nervi e dei plessi nervosi. L’ecografia è oggi poco utilizzata per la realizzazione di vari gesti perimidollari, tanto per l’anestesia che per la diagnosi (puntura lombare), mentre è suscettibile di apportare informazioni utili per il medico. Negli ultimi anni numerosi studi hanno precisato il suo interesse in diverse situazioni cliniche. L’ecografia perimidollare permette di individuare con precisione il livello di puntura e l’orientamento da conferire all’ago e di misurare la distanza tra la cute e il legamento giallo. Tali informazioni sono incontestabilmente in grado di migliorare la realizzazione e quindi probabilmente di aumentare la sicurezza dei gesti perimidollari. L’obiettivo di questo articolo è descrivere la realizzazione pratica dell’ecografia perimidollare e di esporne i principali interessi. Questa tecnica è particolarmente utile nelle due situazioni cliniche costituite dall’obesità e dalla scoliosi.</div></div>","PeriodicalId":100410,"journal":{"name":"EMC - Anestesia-Rianimazione","volume":"29 4","pages":"Pages 1-5"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-10-21","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Anestesia-Rianimazione","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283077124495960","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le anestesie perimidollari sono oggi ampiamente diffuse e costituiscono la tecnica di riferimento dell’analgesia ostetrica e dell’anestesia o analgesia per numerose chirurgie, in particolare ginecologica, urologica e digestiva. Tuttavia, la morbilità secondaria all’anestesia perimidollare non è trascurabile. L’avvento dell’ecografia ha rivoluzionato la pratica dell’anestesia locoregionale consentendo la visualizzazione dei nervi e dei plessi nervosi. L’ecografia è oggi poco utilizzata per la realizzazione di vari gesti perimidollari, tanto per l’anestesia che per la diagnosi (puntura lombare), mentre è suscettibile di apportare informazioni utili per il medico. Negli ultimi anni numerosi studi hanno precisato il suo interesse in diverse situazioni cliniche. L’ecografia perimidollare permette di individuare con precisione il livello di puntura e l’orientamento da conferire all’ago e di misurare la distanza tra la cute e il legamento giallo. Tali informazioni sono incontestabilmente in grado di migliorare la realizzazione e quindi probabilmente di aumentare la sicurezza dei gesti perimidollari. L’obiettivo di questo articolo è descrivere la realizzazione pratica dell’ecografia perimidollare e di esporne i principali interessi. Questa tecnica è particolarmente utile nelle due situazioni cliniche costituite dall’obesità e dalla scoliosi.