N. Fakhry (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Pâris (Assistante spécialiste)
{"title":"Buccofaringectomie e vie cervico-trans-mandibolari nei tumori dell’orofaringe","authors":"N. Fakhry (Professeur des Universités, praticien hospitalier), P. Pâris (Assistante spécialiste)","doi":"10.1016/S1292-3036(24)49372-3","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le buccofaringectomie vengono spesso eseguite come parte della gestione dei tumori orofaringei e della cerniera orofaringea. Si tratta di interventi ben codificati i cui principali avanzamenti recenti riguardano le vie d’accesso e le modalità di ricostruzione. L’utilizzo di lembi ricostruttivi più sottili e malleabili e la comparsa di nuove tecniche di emostasi hanno infatti consentito lo sviluppo di accessi meno iatrogeni, come l’accesso combinato transorale e cervicale senza mandibulotomia, che consente ampie escissioni orofaringee riducendo al contempo la iatrogenicità della procedura chirurgica. La chirurgia assistita da robot spinge ulteriormente i limiti dell’accesso transorale. Questi interventi devono essere coerenti con il buon funzionamento del piano di trattamento: o come trattamento iniziale o come trattamento correttivo dopo il fallimento della radio(chemio)terapia. Il controllo delle indicazioni terapeutiche deve mirare a un duplice obiettivo: il controllo tumorale e la qualità della vita dei pazienti.</p></div>","PeriodicalId":100453,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","volume":"28 1","pages":"Pages 1-12"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2024-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1292303624493723/pdfft?md5=ed7bceee2022441145a28081a5eac7d6&pid=1-s2.0-S1292303624493723-main.pdf","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1292303624493723","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Le buccofaringectomie vengono spesso eseguite come parte della gestione dei tumori orofaringei e della cerniera orofaringea. Si tratta di interventi ben codificati i cui principali avanzamenti recenti riguardano le vie d’accesso e le modalità di ricostruzione. L’utilizzo di lembi ricostruttivi più sottili e malleabili e la comparsa di nuove tecniche di emostasi hanno infatti consentito lo sviluppo di accessi meno iatrogeni, come l’accesso combinato transorale e cervicale senza mandibulotomia, che consente ampie escissioni orofaringee riducendo al contempo la iatrogenicità della procedura chirurgica. La chirurgia assistita da robot spinge ulteriormente i limiti dell’accesso transorale. Questi interventi devono essere coerenti con il buon funzionamento del piano di trattamento: o come trattamento iniziale o come trattamento correttivo dopo il fallimento della radio(chemio)terapia. Il controllo delle indicazioni terapeutiche deve mirare a un duplice obiettivo: il controllo tumorale e la qualità della vita dei pazienti.