U. Pinar , M. Peycelon , R. Renard-Penna , M. Rouprêt
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Abstract
Esistono diversi tumori testicolari, il più comune dei quali è il cancro testicolare, che è relativamente raro, e il 98% di essi è rappresentato da tumori a cellule germinali. Tuttavia, è il tumore maligno più frequente negli uomini di età compresa tra i 15 e i 35 anni, responsabile del 12% dei decessi in questa fascia d’età. Diagnosticato il più delle volte mediante esame obiettivo, la sua caratteristica principale risiede nel suo carattere il più delle volte curabile, grazie alla combinazione di procedure diagnostiche rapide, di marcatori tumorali discriminanti e di protocolli terapeutici efficaci, tanto che il tasso di sopravvivenza a 5 anni è superiore al 95%. Infatti, la palpazione clinica o il rilevamento ecografico di una massa testicolare giustificano l’orchiectomia inguinale allargata, una procedura diagnostica e terapeutica. I trattamenti adiuvanti variano a seconda del tipo istologico, tra tumori a cellule germinali non seminomatosi (TGNS), che sono chemiosensibili e rapidamente progressivi, e tumori a cellule germinali seminomatosi (TGS), che sono radiosensibili e lentamente progressivi. La prognosi delle forme metastatiche dipende dalla massa tumorale. La polichemioterapia a base di platino è efficace nei TGNS, con oltre l’80% di remissione completa a 5 anni. È efficace anche nei TGS e sostituisce la radioterapia esterna negli stadi metastatici. In questi soggetti giovani, la cui guarigione è praticamente assicurata, la futura paternità è una preoccupazione che giustifica la conservazione dello sperma prima dell’orchiectomia.