N. Pourtier (Interne, diplôme d’études spécialisées) , A. Zouaghi Bellemin (Assistante spécialiste) , D. Giovinazzo (Praticien hospitalier) , D. Moszkowicz (Professeur des Universités, praticien hospitalier)
{"title":"Chirurgia del diverticolo ileale","authors":"N. Pourtier (Interne, diplôme d’études spécialisées) , A. Zouaghi Bellemin (Assistante spécialiste) , D. Giovinazzo (Praticien hospitalier) , D. Moszkowicz (Professeur des Universités, praticien hospitalier)","doi":"10.1016/S1283-0798(23)48534-8","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Il diverticolo di Meckel (DM), o “diverticolo ileale” nella nomenclatura anatomica internazionale, è un residuo embriologico secondario all’obliterazione incompleta del dotto onfalomesenterico (dotto vitellino) alla settima settimana di gestazione. È l’anomalia congenita dell’apparato digerente più frequente, con una prevalenza dell’1-2% nella popolazione generale. La sua diagnosi può essere casuale, in occasione di interventi chirurgici addominali, o legata a una complicanza acuta che può manifestarsi nel 5% dei casi (occlusione intestinale acuta, diverticolite e peritonite da perforazione del DM, emorragia digestiva), specialmente se è presente una mucosa eterotopica intradiverticolare (60% dei casi). La sua exeresi è preferibile al fine di prevenire le complicanze acute legate al DM nei soggetti a rischio: uomini, prima dei 50 anni, se il DM misura più di 2 cm e se contiene tessuti anormali (mucosa eterotopica, coprolite, lesioni infiammatorie). Il metodo di elezione è la resezione segmentaria dell’intestino tenue che asporta il DM con anastomosi ileoileale. Il rischio di degenerazione aumenta con l’età, ma resta molto basso. Il tipo istologico di cancro più comunemente riscontrato su un DM è il tumore neuroendocrino, il che potrebbe giustificare una dissecazione linfonodale profilattica.</p></div>","PeriodicalId":100456,"journal":{"name":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","volume":"29 4","pages":"Pages 1-9"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2023-11-16","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - Tecniche Chirurgiche Addominale","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1283079823485348","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
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Abstract
Il diverticolo di Meckel (DM), o “diverticolo ileale” nella nomenclatura anatomica internazionale, è un residuo embriologico secondario all’obliterazione incompleta del dotto onfalomesenterico (dotto vitellino) alla settima settimana di gestazione. È l’anomalia congenita dell’apparato digerente più frequente, con una prevalenza dell’1-2% nella popolazione generale. La sua diagnosi può essere casuale, in occasione di interventi chirurgici addominali, o legata a una complicanza acuta che può manifestarsi nel 5% dei casi (occlusione intestinale acuta, diverticolite e peritonite da perforazione del DM, emorragia digestiva), specialmente se è presente una mucosa eterotopica intradiverticolare (60% dei casi). La sua exeresi è preferibile al fine di prevenire le complicanze acute legate al DM nei soggetti a rischio: uomini, prima dei 50 anni, se il DM misura più di 2 cm e se contiene tessuti anormali (mucosa eterotopica, coprolite, lesioni infiammatorie). Il metodo di elezione è la resezione segmentaria dell’intestino tenue che asporta il DM con anastomosi ileoileale. Il rischio di degenerazione aumenta con l’età, ma resta molto basso. Il tipo istologico di cancro più comunemente riscontrato su un DM è il tumore neuroendocrino, il che potrebbe giustificare una dissecazione linfonodale profilattica.