{"title":"Palpitazioni","authors":"K. Benali (MD) , C. Guenancia MD, PhD","doi":"10.1016/S1634-7358(22)46915-4","DOIUrl":null,"url":null,"abstract":"<div><p>Le palpitazioni sono un motivo frequente di consultazione in medicina generale. Il termine palpitazione definisce la percezione sgradevole del battito cardiaco da parte del paziente. La sua natura soggettiva e la grandissima eterogeneità delle eziologie implicate riflettono la difficoltà del processo diagnostico per il clinico. È importante distinguere tra cause cardiache e non cardiache a causa del rischio di morte improvvisa nelle persone con malattie cardiache sottostanti. Malattie psichiatriche, effetti avversi dei trattamenti e consumo di sostanze psicoattive devono essere sempre ricercati. Un’accurata anamnesi e un esame obiettivo, seguiti da esami complementari mirati, generalmente consentono di orientare l’approccio diagnostico e di confermare la natura benigna dell’origine del sintomo. L’anamnesi è una tappa cruciale nell’esame clinico, in particolare a causa del fatto che la maggior parte dei pazienti spesso presenta sintomi occasionali. L’esecuzione di un elettrocardiogramma a 12 derivazioni è parte integrante della valutazione iniziale, anche al di fuori di una crisi. Devono essere ricercati e riconosciuti i segnali di allerta che portano a una rapida consultazione cardiologica o addirittura al ricovero in ospedale (anamnesi personale di malattie cardiache, storia familiare di morte improvvisa, sincope o scarsa tolleranza clinica, argomentazione clinica o elettrocardiografica a favore di una cardiopatia sottostante non nota, ecc.).</p></div>","PeriodicalId":100408,"journal":{"name":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","volume":"24 3","pages":"Pages 1-7"},"PeriodicalIF":0.0000,"publicationDate":"2022-08-01","publicationTypes":"Journal Article","fieldsOfStudy":null,"isOpenAccess":false,"openAccessPdf":"","citationCount":"0","resultStr":null,"platform":"Semanticscholar","paperid":null,"PeriodicalName":"EMC - AKOS - Trattato di Medicina","FirstCategoryId":"1085","ListUrlMain":"https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1634735822469154","RegionNum":0,"RegionCategory":null,"ArticlePicture":[],"TitleCN":null,"AbstractTextCN":null,"PMCID":null,"EPubDate":"","PubModel":"","JCR":"","JCRName":"","Score":null,"Total":0}
引用次数: 0
Abstract
Le palpitazioni sono un motivo frequente di consultazione in medicina generale. Il termine palpitazione definisce la percezione sgradevole del battito cardiaco da parte del paziente. La sua natura soggettiva e la grandissima eterogeneità delle eziologie implicate riflettono la difficoltà del processo diagnostico per il clinico. È importante distinguere tra cause cardiache e non cardiache a causa del rischio di morte improvvisa nelle persone con malattie cardiache sottostanti. Malattie psichiatriche, effetti avversi dei trattamenti e consumo di sostanze psicoattive devono essere sempre ricercati. Un’accurata anamnesi e un esame obiettivo, seguiti da esami complementari mirati, generalmente consentono di orientare l’approccio diagnostico e di confermare la natura benigna dell’origine del sintomo. L’anamnesi è una tappa cruciale nell’esame clinico, in particolare a causa del fatto che la maggior parte dei pazienti spesso presenta sintomi occasionali. L’esecuzione di un elettrocardiogramma a 12 derivazioni è parte integrante della valutazione iniziale, anche al di fuori di una crisi. Devono essere ricercati e riconosciuti i segnali di allerta che portano a una rapida consultazione cardiologica o addirittura al ricovero in ospedale (anamnesi personale di malattie cardiache, storia familiare di morte improvvisa, sincope o scarsa tolleranza clinica, argomentazione clinica o elettrocardiografica a favore di una cardiopatia sottostante non nota, ecc.).